Il famoso marchio di lusso Cerruti è stato acquistato dal marchio Cinese Li & Fung già fornitore di colossi come Wal Mart, Spirito e Zara.
Il gruppo cinese ha speso 53 milioni di euro per riprendere la Cerruti, il marchio franco-italiano, al top della forma negli anni 80 e 90, ed ora vicino alla dichiarazione di fallimento.
Per la maison di moda Mariella Burani non è di certo un periodo idilliaco, ed è per questo che da il via libro al piano industriale per rilanciare la maison.
Il maggiore riscontro sulle diverse iniziative commerciali sarà evidente a partire dalla prima metà del 2011 per meglio comprendere la prospettiva industriale e occupazionale
Direttamente da un comunicato dei sindacati e dopo l’ incontro svolto nella sede de il ministero dello sviluppo economico, si apprende che il fatturato stimato di Mariella Burani Fashion Group della nuova gestione dei commissari straordinari nominati a fine maggio, fino al termine di novembre ammonta a 8,2 milioni di euro, contro la previsione di 9 milioni.
Mentre Air France ha deciso di togliere la prima classe su alcuni dei suoi nuovi aerei, viene spontanea la domanda e la riflessione della utilità dello spazio di fronte al velivolo.
La prima classe è in un dilemma insolubile: troppo costoso per la maggioranza, non è (e non può essere) abbastanza di lusso per la minoranza che può permetterselo. Ecco come esempio un viaggio andata e ritorno tra Parigi e Los Angeles su Air France nel marzo 2010. Ecco i prezzi:
Nel mese di novembre a Dubai si è tenuto il Dubai International Jewellery Week, che si è svolto negli spazi espositivi del Convention and Exhibition Centre, con oltre 308 espositori, 500 marchi provenienti da 26 paesi, che hanno presentato numerosi gioielli dal design sia moderno che tradizionale.
Tra sfarzo, gioielli, orologi e pietre preziose, il salone è stato un vero successo ed un bel trampolino di lancio per numerosi marchi provenienti da tutte le parti del mondo.
La Città Santa dell’Islam accoglie quasi 5 milioni di pellegrini ogni anno ed è probabile che nel 2020 le presenze saranno quadruplicate.
Per far fronte a questa esplosione di presenze, l’Arabia Saudita ha grandi risorse. Più di 20 miliardi di euro saranno investiti nella ricostruzione della città, con 130 torri che verranno costruite entro 4 anni.
Il principe Al-Waleel bin Talal, che nella classifica di Forbes occupa il 19simo posto nella classifica degli uomini più ricchi al mondo, ha rdeciso di fare un viaggio in una delle zone della terra più belle a più povere: il Nepal.
Il ricco principe durante la sua visita in Nepal è stato corteggiato al fine di coinvolgerlo in progetti per la creazione di hotel, e industrie.
I Cinesi hanno un amore sfrenato per il lusso e per il denaro! Che notizia ovvia. Uno studio pubblicato questa settimana dalla società di consulenza Bain getta un po’ di luce sulle abitudini dei cinesi. Nonostante l’esplosione di boutique nel paese del sol levante, i cinesi hanno ancora l’abitudine di acquistare la maggior parte dei beni di lusso all’estero.
Secondo lo studio, il 56% della spesa di lusso dei cinesi si tiene a Parigi, New York o Londra, per esempio, simbolo di questo fenomeno, è il negozio Burberry di London che genera il 30% del suo fatturato dai cinesi.
Flavio Briatore sembra ormai pronto a inaugurare al più presto il Billionaire’s Square, un complesso da 150 milioni di dollari creato in collaborazione con Pragma Group. Il progetto, che sorgerà a Dubai, prevede la costruzione di un’enorme area comprendente ristoranti, bar, hotel e boutique di lusso.
Lo scopo? Lo ha dichiarato lo stesso Flavio ad Arabian Bussiness:
Vogliamo costruire un club in cui le persone possano incontrarsi sia per affari che per vacanza. In fondo credo che Dubai sia uno dei punti strategici per noi.
La scalata degli arabi nel mondo del lusso e soprattutto nel vecchio continente si fa sempre più pressante, tanto che, sono più numerosi gli sceicchi, emiri e sultano con famiglie a carico che partono verso le capitali europee per investire in strutture alberghiere di lusso mentre figlie e mogli fanno shopping sfrenato in qualche via del lusso.
Una news fresca, fresca vede protagonista l’Hotel de Crillon di Parigi, sede principale di tutte le cene di lusso che si svolgono durante la settimana dell’alta moda parigina, che potrebbe passare nelle mani di investitori arabi.
Londra e Parigi sono le città più prese di mira dagli investitori arabi e secondo la società di consulenza Jones Lang LaSalle hotels, nei primi mesi del 2010 nella zona EMEA cioè Europa, Medio Oriente e Africa, gli investimenti alberghieri sono aumentati del 55% a quota 3,97 miliardi di euro, quasi il doppio del periodo 2009.
In occasione del lancio del sito piazzasempione.com, Piazza Sempione ha organizzato un evento esclusivo sulla Luxury Digital Experience e sui “Nuovi modelli d’interazione tra imprese di lusso e mercato”, svoltosi ini Via Vigevano, mercoledì 27 Ottobre.
L’ evento è stato innovativo e di fronte a un pubblico formato da giornalisti, blogger, online player ed esperti del settore, sono state ascoltate le testimonianze sul tema della rete e delle nuove frontiere della comunicazione digitale di Giuliano Noci, Mario Abis e Sara Maino ovviamente moderati da Marina Garzoni.
Si è dialogato sulle modalità di interazione tra le aziende della moda e il consumatore finale, alla luce dei valori di coinvolgimento, e partecipazione generati dalla globalizzazione digitale da dove emerge una nuova declinazione del lusso, aperto a tutti.
Dopo il grande successo della prima edizione di Expo Luxe, il salone del lusso di Roma, gli organizzatori hanno già fissato in programma la seconda edizione che aprirà i battenti dal 15 al 18 settembre 2011.
Alejandro G. Jantus, presidente di Expo Luxe, ha espresso parole di elogio per la città di Roma sottolineando come la Città Eterna con i suoi magnifici monumenti è la Capitale mondiale dell’arte, ma Roma è anche la Capitale mondiale del buon gusto, del senso estetico, dello shopping esigente, dove si resta incantati davanti a una vetrina come davanti a una fontana del Bernini. E proprio nel cuore di Roma si terrà Expo Luxe 2011, la seconda esposizione capitolina del “luxury lifestyle” che si propone come luogo di incontro per le aziende, investitori, operatori e consumatori interessati al mondo del lusso.
Vi ricordate quando parlammo della messa all’asta del Castello di Giove in provincia di Terni? Proprio in questi giorni si è avuta la conferma con il bando all’asta pubblica, ma la vendita non riguarderà l’intera area bensì una parte del castello.
Si tratta di un opportunità unica per chi vuole investire nella ristorazione in un a delle location storiche più suggestive dell’Umbria, che richiama abitualmente clienti da Roma, Toscana e dalle regioni limitrofe.
La porzione del Castello Palazzo Farnese, sita in piazza XIV Maggio 12 a giove, in provincia di Terni, è composta da fortilizio disposto in cinque piani fuori terra ed uno interrato, con ingresso costituito da una loggia ed un piano inclinato, in origine conducente le carrozze al piano nobile attraverso una spirale. La porzione del castello posta al piano terra è destinata ad uso ristorante.
News dal mondo della maison Hermes: secondo il Financial Times, il gruppo LVMH a cui fa capo la maison Louis Vuitton, ha acquistato una quota pari del 14,2% del capitale di Hermes.
Il gruppo in realtà e sempre secondo il giornale, non vorrebbe comperare il marchio, ma è interessato a diventare, come scritto nel giornale:
L’anno si preannuncia piuttosto buono
Queste parole del presidente de La Rinascente di Milano Maurizio Borletti e azionista Printemps Paris Department store, al convegno della Fondazione Altagamma. Un’iniezione di ottimismo che sembra un’analisi lucida e onesta piuttosto che dettata da un tentativo di non abbassare il morale agli operatori del settore del lusso.
Secondo l’inchiesta condotta da Altagamma Consensus 2011 l’anno venturo si chiuderà con un Ebitda medio globale delle imprese a un +15%. Un ottimo risultate se venisse confermato con i dati reali.
