Gli Arabi sono i maggior investitori nel campo dell’Hotellerie di lusso

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La scalata degli arabi nel mondo del lusso e soprattutto nel vecchio continente si fa sempre più pressante, tanto che, sono più numerosi gli sceicchi, emiri e sultano con famiglie a carico che partono verso le capitali europee per investire in strutture alberghiere di lusso mentre figlie e mogli fanno shopping sfrenato in qualche via del lusso.

Una news fresca, fresca vede protagonista l’Hotel de Crillon di Parigi, sede principale di tutte le cene di lusso che si svolgono durante la settimana dell’alta moda parigina, che potrebbe passare nelle mani di investitori arabi.

Londra e Parigi sono le città più prese di mira dagli investitori arabi e secondo la società di consulenza Jones Lang LaSalle hotels, nei primi mesi del 2010 nella zona EMEA cioè Europa, Medio Oriente e Africa, gli investimenti alberghieri sono aumentati del 55% a quota 3,97 miliardi di euro, quasi il doppio del periodo 2009.

Sempre secondo la società, i mercati più attivi e dinamici sono Regno Unito, che ha volumi di scambio pari a un miliardo di euro, seconda è la Francia con 550 milioni, al terzo posto arriva la Spagna con 291 milioni e in quarta posizione l’Italia con 274 milioni di euro di alberghi venduti.

La società è sicura che il mercato dovrebbe raggiungere a fine 2010 un volume di vendite di circa 5,5 miliardi cioè il 76% sul 2009.

Ad impadronirsi del settore ci sono sempre più i sovrani di paesi arabi o personaggi provenienti dal Medio Oriente. Dal 1997 con il principe saudita Al Waleed bin Talal che acquista il George V, fino al 2010 con il Royal Monceau, che da ottobre ha riaperto i battenti, ed è proprietà del sovrano del Qatar.

Lo sviluppo immobiliare e l’acquisizione di Hotel di lusso e sempre più in mano agli arabi, pensate solamente che con un investimento da 400 milioni, sugli Champs Elysèes verrà costruito un nuovo albergo di super lusso. Se ci mettessimo a fare la conta di quanti Hotel di lusso sono in mano ai paesi arabi … dovremmo restare qui giorni, quindi non ci rimane che congratularci con questi paesi per la loro abilità nel campo degli affari!

fonte Ilsole24ore