AltaGamma: il lusso è in ripresa

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L’anno si preannuncia piuttosto buono

Queste parole del presidente de La Rinascente di Milano Maurizio Borletti e azionista Printemps Paris Department store, al convegno della Fondazione Altagamma. Un’iniezione di ottimismo che sembra un’analisi lucida e onesta piuttosto che dettata da un tentativo di non abbassare il morale agli operatori del settore del lusso.

Secondo l’inchiesta condotta da Altagamma Consensus 2011 l’anno venturo si chiuderà con un Ebitda medio globale delle imprese a un +15%. Un ottimo risultate se venisse confermato con i dati reali.

Tra i settori più in ripresa si stima un incremento del +8% per la pelletteria e un +8,5% per la gioielleria-orologeria. Anche l’abbigliamento, settore da sempre più sensibile alle depressioni, icrementerà il proprio volume del 7%. Sempre secondo i dati commentati da Armando Branchini sarà sempre l’Asia il treno locomotore dei consumi: un + 15,8% che però non deve sminuire i segni di ripresa di Europa, +5,5% e Usa, +6%. Anche il Giappone che per 7 anni consecutivi aveva fatto registrare un calo dei consumi quest’anno avrà un incremento, anche se lieve, dello 0,8%.

Si è fatto tanto e ancora si può fare. Come ad esempio in e-commerce in cui il settore del lusso punta per proporre a prezzi abbordabili prodotti che di norma hanno prezzi inaccessibili ai più.

Secondo Maurizio Borletti:

Su Internet i department store europei sono più indietro rispetto a quelli americani.

Alla conferenza di AltaGamma è intervenuto anche Patrick Chalhoub, Ceo del gruppo partner con Fendi, Christian Dior Parfums, John Galliano, Puig, Coty, L’Oréal che ha portato a testimonianza di come negli Emirati Arabi Uniti sta cambiando la visione del lusso che da piacere personale, quindi occasionale o fine a se stesso, diventa stile di vita e quindi “contagiante”.

Prende la parola anche Santo Versace, neo eletto presidente della Fondazione AltaGamma che conferma il trend positivo:

Nel primo semestre di quest’anno avevamo parlato di luce in fondo al tunnel. Ora, considerati i preconsuntivi 2010, possiamo senz’altro confermare la tendenza positiva.