Apre sulla Costiera Amalfitana il ristorante degli chef Mario Batali e Jeremiah Tower

Se state cercando un nuovo ristorante di lusso immerso in una prestigiosa location, il ristorante degli chef Mario Batali e Jeremiah Tower è quello che fa per voi. I famosi chef americani Mario Batali e Jeremiah Tower starebbero collaborando per aprire un ristorante sulla costa amalfitana insieme. Il progetto sembra sia in fase avanzata, considerato che Tower lo ha recentemente citato durante un’intervista con la rivista Bon Appetit, pubblicata proprio questa settimana.

Lo chef ha infatti dichiarato che gli sarebbe molto piaciuto impegnarsi in un business insieme a Mario Batali, col progetto di aprire un ristorante di lusso in Italia. Sembrava soltanto una battuta o una provocazione ma in realtà il progetto sembra essere più avanti del previsto. Infatti dopo qualche giorno è arrivata la conferma di Mario Batali che su Twitter, in riferimento alla faccenda del ristorante, ha scritto: “Siamo in fase di pianificazone. Rimanete sintonizzati!”

> IL BOOM DEI RISTORANTI DI LUSSO IN ITALIA

Tower, chef americano e star della tv che insieme ad Alice Water è considerato uno dei pionieri dello stile culinario noto come California Cuisine, ha recentemente fatto il giro dei principali media americani per promuovere un nuovo documentario prodotto da Anthony Bourdain, che racconta la sua carriera come chef dagli inizi ino ad arrivare al prestigioso ruolo ricoperto da Chez Panisse, in California, ruolo grazie al quale Jeremiah Tower è diventato una delle figure più influenti della gastronomia americana.

> I MIGLIORI RISTORANTI D’EUROPA GESTITI DA CHEF STELLATI

Il blog dedicato all’alimentazione, Eater.com, ha poi confermato le notizie con il portavoce di Batali, che ha detto che gli chef sono alla ricerca di una proprietà di fronte al mare tra Atrani e Vietri lungo la Costiera Amalfitana. Insomma non ci resta che aspettare che altri dettagli.

Armani Caffè a Bologna

L’apertura del nuovo Armani Caffè a Bologna è attesa per il prossimo Febbraio 2017 con tante promesse allettanti. Il nuovo caffè di casa Armani sorgerà nel cuore della città, in Galleria Cavour, e sarà un bar con ristorante a cui si aggiungerà una speciale sezione dedicata al cibo green.

armani caffè a bologna

Gli arredi del nuovo negozio sono stati affidati a Paolo Castelli, bolognese che ha curato gli interni del caffè e l’ammezzato, che sarà invece dedicato alle aziende agricole locali che potranno proporre produzioni legate a stretto giro al territorio.

Anche la cucina, affidata ad un giovane chef, si servirà preferibilmente di prodotti locali proponendo una cucina ispirata al territorio anziché lasciarsi tentare da una proposta più internazionale.

Il locale si articolerà in due zone, una dedicata al bar vero e proprio e una destinata al ristorante mentre l’area Lounge dell’ammezzato, come già anticipato, sarà dedicata al cibo green. L’idea è quella di replicare il successo dell’Armani Caffè a Milano con una virata eco-friendly, appunto.

L’Armani Caffè è già presente, oltre che a Milano, anche in diverse città del mondo ma in Italia è stata scelta Bologna prima ancora che città come Roma, Firenze o Venezia, che apparirebbero come scelte più naturali. Bologna è un importante distretto del lusso italiano e inoltre l’Armani Caffè va a colmare un vuoto in Galleria Cavour dove si sentiva la mancanza di un caffè che prendesse il posto dello storico Viscardi ormai scomparso.

Tra le altre novità da segnalare c’è il servizio di consegna tramite bicicletta, a domicilio o in albergo. Si potranno ordinare i prodotti delle aziende agricole esposti nella sezione apposita che si propone lo scopo di promuovere le realtà locali. Sul fronte eco-friendly inoltre si è scelto di intervenire anche sul minore impatto degli imballaggi e sul risparmio energetico nei consumi.

Lo street-food stellato Michelin a Singapore

I ristoranti stellati Michelin offrono il meglio del food a livello internazionale ma che potesse ricevere le ambite stelline anche un chiosco di cibo da strada chi avrebbe potuto immaginarlo? È quello che succede a Singapore dove si trovano i primi chioschetti di street-food stellato Michelin.

street-food stellato Michelin

Per la prima volta nella sua storia, che affonda le radici nel 1900, la celebre guida Michelin ai migliori ristoranti del mondo attribuisce le sue pregiate stelle non ad uno ma a ben due chioschi di Singapore.

Si chiamano Hill Street Tai Hwa Pork Noodle e Hong Kong Soya Sauce Chicken Rice and Noodle e se nel corso dei vostri prossimi viaggi vi capiterà di trovarvi nella esuberante città del Sud-Est asiatico varrà la pena andare a provarne le preparazioni culinarie. A quanto pare meritano davvero.

I noodles e il riso al pollo con salsa di sopia preparati da questi chioschi sono tra i migliori della città, anzi del mondo. Non per caso si tratta di postazioni perennemente affollate. Il proprietario di uno dei due, Chan Hon Meng, racconta di avere sempre una coda disposta ad aspettare anche 45-60 minuti per assicurarsi il suo famoso riso al pollo e di servire fino a 150 pasti al giorno a ora di pranzo. La formula vincente? Ingredienti freschi e prezzi bassi.

Il mondo resta sorpreso dalla scelta di Michelin di attribuire le sue ambitissime stelle a dei chioschetti di street-food, fin qui si era pensato che, oltre alla qualità dei piatti e al curriculum dello chef, contasse anche l’esclusività dell’ambiente. A quanto pare no, né i prezzi delle preparazioni devono necessariamente essere elevati e poco accessibili per meritare la classificazione stellata della guida più chic alla ristorazione internazionale.

Il ristorante sottomarino più grande del mondo

Cenare sott’acqua è quanto di meno naturale ci venga in mente eppure può avere un fascino molto speciale: scopriamo il più grande ristorante sottomarino del mondo che sarà inaugurato il prossimo Novembre nel nuovo Hurawalhi Island Resort alle Maldive.

ristorante sottomarino

Se già una vacanza sulle splendide isole dell’Oceano Indiano ci fa sognare, immaginate cosa sarebbe poter gustare una splendida cena romantica circondati dal mondo marino che quelle acque cristalline custodiscono.

Il ristorante di lusso è stato costruito all’interno dell’esclusivo resort a 5 stelle destinato ad un pubblico adulto. Prevede 16 coperti appena a disposizione degli ospiti che vorranno immergersi – letteralmente! – nelle acque blu del mare per gustare una deliziosa cena con un menu ricco e articolato che non ha nulla da invidiare ai ristoranti più lussuosi sulla terraferma.

D’altronde a cambiare è solo il setting, e che setting! Il lusso rimane elevatissimo, la cucina curata in ogni aspetto così come il servizio. A fare la differenza naturalmente è la disposizione della sala con i tavoli che per l’appunto è sott’acqua, a quasi 6 metri di profondità.

Non si tratta tuttavia del primo ristorante sottomarino, ne esiste già un altro e proprio alle Maldive. Si tratta dell’Ithaa Undersea Restaurant al Conrad Maldives Rangali Island Resort. Tuttavia il nuovo ristorante è il più grande del mondo nel suo genere.

Costruita in Nuova Zelanda, la speciale struttura ha richiesto 10 mesi di lavoro, pesa 410 tonnellate ed è stata trasferita alle Maldive la scorsa primavera in attesa che i lavori di costruzione del Resort fossero conclusi per l’inaugurazione del prossimo autunno.

Al ristorante sottomarino si accede attraverso una scala a chiocchiola che scende verso il basso sbucando nella speciale sala da pranzo. A curare la cucina è lo chef neozelandese Shannon Batten che ha già curato banchetti per personaggi celebri come la famiglia reale britannica, Bill Clinton, i Rolling Stones, Neil Young e molti capi di stato internazionali.

Il ristorante Magnolia al Grand Hotel via Veneto di Roma

Tutta da scoprire l’ultima novità offerta da uno degli alberghi pià esclusivi della Capitale: parliamo del ristorante Magnolia al Grand Hotel via Veneto di Roma, appena inaugurato con un concept molto particolare e unico nel suo genere in città.

ristorante magnolia al grand hotel via veneto

Non tutti sanno che l’albergo, che offre 116 camere nel cuore pulsante della Città Eterna, possiede una splendida collezione d’arte a cui si ispira anche il nuovo mood del ristorante Magnolia, il terzo che fa parte della proposta dell’hotel, arricchita ulteriormente da una magnifica spa.

Il ristorante Magnolia dunque è solo l’ultima gemma della corona, ma non la meno luminosa. La decorazione degli ambienti sceglie l’oro e il bronzo e una lavorazione a pelle d’elefante per creare un’atmosfera sontuosa e il perfetto sfondo ai piatti creati da uno chef stellato che è anche un artista.

Franco Madama, che dirige la cucina, propone infatti piatti composti come veri e propri quadri, e con ciò ci si riallaccia alla collezione d’arte dell’albergo. A questa preziosa e gustosa proposta si aggiungono musica dal vivo ogni sera e un grande tavolo sociale da condividere.

Il ristorante gode di un accesso indipendente su via Sicilia, con un grande portone ottocentesco che conduce in una galleria di marmo nero ricoperto da un velo d’acqua e luci cangianti. Si arriva dunque ad uno chiostro di sanpietrini, perfetto contesto per una cena all’aperto. Gli spazi interni, rivestiti in parquet e dalle pareti riccamente lavorate, sono stati completamente rinnovati.

Si può prenotare un tavolo per cenare al ristorante Magnolia dal mercoledì alla domenica, dalle 19.30 alle 22.30.

Ristoranti di lusso: il ristorante giapponese Zuma apre a Roma

Il celebre ristorante giapponese Zuma aprirà Roma il prossimo Marzo, si tratterà del decimo ristorante Zuma nel mondo e del primo in Italia. La sede prescelta per offrire al pubblico romano la premiata cucina giapponese del famoso locale di Londra è Palazzo Fendi, nel cuore stesso della città eterna.

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Il ristorante nasce come concept dalla mente di Rainer Becker che dopo un lungo soggiorno a Tokyo ha voluto portare l’essenza e la bellezza della cultura giapponese in cucina anche in Europa. A Londra il format ha avuto tanto successo da essere rapidamente esportato.

Ciò è stato possibile grazie alla scelta di ispirarsi agli izakaya giapponesi, un tradizionale locale giapponese dall’aria informale dove mangiare e bere in un’atmosfera rilassata e conviviale. A questo sono stati aggiunti un servizio impeccabile e ben tre cucine: quella principale, il bancone dedicato al sushi e la griglia robata, vero cuore del ristorante dove gli ospiti possono assistere direttamente alla preparazione del cibo sulla fiamma viva.

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Il ristorante romano è stato volutamente concepito in modo che la griglia robata sia al centro dell’esperienza nel locale ma con una spettacolare vista sulle vie della città, che resta protagonista anche all’interno del luogo.

Zuma è il primo ristorante del suo genere ad aver introdotto la tradizionale griglia a carbone giapponese portando la cucina robatayaki in Europa. Oggi tutto questo arriva anche a Roma dove i clienti del ristorante potranno osservare gli chef che preparano il gamberone allo yuzu o la bistecca grigliata in salsa wafu. Naturalmente sono presenti anche suzuki no sashimi, tori no tebasaki, pollo glassate al sakè, sashimi di spigola con yuzu e uova di salmone. Tutto accompagnati da una attenta selezione di drink.

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Gli spazi di Zuma a Palazzo Fendi sono firmati da Noriyoshi Muramatsu dello Studio Glitt di Tokyo, la stessa persona che si è occupata del concept del primo ristorante londinese. Il design romano tuttavia ha tenuto conto anche delle specificità del nuovo sito quali la necessità di rispettare la storica location dall’alto valore culturale.

I dettagli decorativi dunque, pur ispirandosi ai quattro elementi naturali, dialogano con la città stessa attraverso una splendida prospettiva della città e dei suoi palazzi. Il ristorante infatti si sviluppa su due piani e una terrazza e gode di una magnifica vista sulla città.

La reception è realizzata con un blocco di legno scolpito a mano, lo sfondo è di piastrelle Kawara. Gli ospiti entrano nel ristorante attraverso un corridoio curvo con i muri ricoperto da bambù sospeso e ceramiche Tohiki dipinte a mano. Uno dei tavoli è collocato nella cantina dei vini che offre una eccellente riserva italiana. Dai soffitti pendono lanterne di bambù, i pavimenti sono in granito. Si accede da via della Fontanella Borghese. Gli orari di apertura sono dalle 12 alle 14.30 per il pranzo e dalle 19.30 alle 23 per la cena, da martedì a domenica.

Eataly apre in Germania a Monaco di Baviera

Eataly apre in Germania con un debutto nelle terre teutoniche che sceglie la città di Monaco di Baviera. L’inaugurazione è stata fissata per il prossimo 26 Novembre 2015 negli spazi del Viktualienmarkt, il mercato storico di Schrannenhalle che diventa la nuova sede di Eataly su ben 4600 metri quadrati.

eataly apre in germania monaco

Lo spazio si articola su due piani e due mezzanini dedicati all’acquisto, alla degustazione, alla didattica e alla produzione di cibo italiano secondo la filosofia dello slow food e con l’obiettivo primario della qualità. La qualità della vita non può prescindere da quella del cibo ma si vuole lanciare un messaggio a tutto tondo coinvolgendo un concetto più ampio di vita sostenibile e attenta alla salute delle persone e del mondo in cui si vive.

Per questo il negozio Eataly di Monaco prevede anche un corner dedicato alla mobilità sostenibile in collaborazione con la storica casa Bianchi che produce biciclette di qualità. Nello store di Eataly Schrannenhalle sarà possibile accogliere una filosofia di vita green anche acquistando una bicicletta o portando la propria a riparare.

“Dopo le aperture in Giappone, Stati Uniti, Turchia, Dubai, Brasile e Corea del Sud, quello di Monaco di Baviera sarà il primo negozio europeo di Eataly fuori dai confini nazionali. Il negozio sarà composto da un mercato, alcuni ristoranti, un centro di formazione e un centro di produzione di cibo italiano.”

Così commenta Luca Baffigo Filangieri, Ceo di Eataly, che racconta questa storica apertura spiegando la scelta di Monaco di Baviera:

“Si dice che Monaco sia la città più a nord d’Italia e questo è dimostrato dal fatto che i tedeschi amano il cibo italiano, proprio come gli italiani amano le auto tedesche: ecco perché Monaco è la città che abbiamo scelto per il nostro primo store in Europa.”

Oscar Farinetti ha grandi progetti per la sua creatura che miete successi in tutto il mondo. Entro il 2021 saranno inaugurate altre 5 sedi di Eataly tra Germania, Svizzera tedesca e Austria.

Il boom dei ristoranti di lusso in Italia

Secondo Tripadvisor i ristoranti di lusso in Italia stanno vivendo un momento di boom a dispetto della contingenza economica non proprio favorevole.

ristoranti di lusso in Italia

Lo rivela The Fork, di proprietà del gruppo che gestisce anche il famoso sito di recensioni online di ristoranti e alberghi: le prenotazioni di ristoranti di lusso in Italia hanno fatto registrare un incoraggiante trend positivo.

Nel 2015, e tenendo in considerazione un campione di 7000 locali selezionati in tutta Italia, si è rilevato un crescente successo del ristorante di lusso tra il pubblico. Pare che solo in Settembre si sia registrato un picco tanto vertiginoso quanto inaspettato e certamente destinato a rimanere nella storia.

La categoria definita “fine dining” che descrive i ristoranti di altissimo livello costituisce appena l’1% dei locali presenti su The Fork ma ha realizzato un totale di prenotazioni altissimo. I dati raccontano anche che le regioni con gli scontrini medi più alti al ristorante – sopra i 70 euro – sono Lombardia, Lazio, Toscana e Campania.

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Secondo Giulio Gargiullo, Online Marketing Manager che si occupa del settore luxury ed è specializzato in mercato russo:

“Questa è un’altra conferma del fatto che l’Italia è sempre più la meta per eccellenza del lusso da parte di visitatori provenienti da tutto il mondo. Ne abbiamo registrato e segnalato il trend nel corso degli anni. […] L’Italia viene vista come un luogo della bellezza e dove viene creata bellezza. Basti pensare ai brand che ci connotano in tutto il mondo: il settore automobilistico, fashion, design e ovviamente il food. […]È fondamentale per ristoratori e strutture ricettive accogliere il cliente con ampia capacità di spesa con un’esperienza unica e spiegando le ragioni che ci sono dietro la storia della cucina e il background culturale del prodotto o del servizio. Non si compra più solo per usare, ma si acquistano esperienze che devono essere uniche, tanto più che stiamo parlando del settore del luxury che merita particolari attenzioni verso il servizio, il prodotto e la clientela.”

La Casa de Las Flores a Toledo per ricevimenti shabby chic

La Casa de Las Flores è un luogo magico e si trova a Toledo, in Spagna, ideato per un ricevimento davvero esclusivo e originale ma dallo stile fresco e frizzante. Offre spazi shabby chic per ambientare il proprio matrimonio o un evento speciale da festeggiare, sia privato che aziendale.

casa de las flores

Il design d’interni è firmato da Erico Navazo che ha riprogettato alcuni spazi della Quinta di Illescas, un locale classico che ospitava già matrimoni ed eventi. È stato completamente ri-decorato in accordo con le ultime tendenze e per ispirare una sensazione di eleganza rilassata ma mai lasciata al caso, sempre estremamente curata.

La Casa de Las Flores, che ha anche un nome estremamente poetico, comprende un ristorante, un giardino, un patio e una discoteca con bar dedicato. Il paesaggio è magnifico, un vero mare verde smeraldo punteggiato da luci che creano atmosfera, fiori colorati e un magnifico patio da 220 metri quadrati che ospita fino a 200 persone.

Per il ristorante, curato dallo chef José Sanchez-León, sono stati scelti tavoli ovali che incentivano la conversazione tra i commensali. Le sedie invece sono in ferro battuto con cuscini a righe bianche e nere. La discoteca infine comprende un american bar in acciaio illuminato e una pista in puro stile La Febbre del Sabato Sera.

Anche gli ambienti di servizio e di passaggio, come l’ingresso e persino i bagni, sono curati nei dettagli che richiamano uno stile shabby chic ma senza esagerazioni, con la prevalenza di toni chiari, di molto legno e di materiali naturali come la rafia, la paglia intrecciata, i tessuti di cotone e lino dalle tinte tenui.

La Casa de Las Flores si trova a 15 minuti da Madrid, nei pressi di Toledo. Un contesto magico per un luogo altrettanto affascinante.

Il lusso a tavola con i 100 migliori ristoranti al mondo

AlineaGli amanti del buon gusto saranno contenti di sapere che anche la tavola è considerata un vero lusso tanto che per il terzo anno consecutivo Elite Traveler, il magazine lifestyle del lusso ha stilato la classifica dei 100 migliori ristoranti al mondo realizzata non sulla base della scelta di un particolare menù ma assaporando più di 25 portate dal giusto bilancio di sapori.

Cena di lusso a Vieste, conto da 13.000 euro

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Non è una novità che al Ristorante Capriccio di Vieste, noto in tutto il mondo, i conti siano abbastanza salati, ma che dire di uno scontrino da oltre 13.000 euro per 4 persone? Tutti felici e contenti assicurano i responsabili del ristorante, i 4 olandesi, che sabato sera hanno goduto di una cena a base di caviale e champagne, hanno pagato il conto pagato senza batter ciglio, con i complimenti allo chef e qualche bottiglia di Krug acquistata per il dopocena a bordo dello yatch.

A New York da Bice si pagano 2.000 dollari per un piatto di pasta

piatto spaghetti 2000 dollari

Si, avete letto bene. A New York, nel ristorante italiano Bice, si può mangiare un piatto di spaghetti con aragosta, pagando la bellezza di 2.013 dollari, ovvero circa 1.500 euro. Gli ingredienti del piatto di spaghetti più caro al mondo è fatto di pasta fresca, circa 50 gr., aragosta, funghi, il tutto coperto da pregiato tartufo nero.

Pranzo da 26.000 dollari in ristorante italiano in Pensylvania

Difficile da credere ma è vero. In Pennsylvania c’è uno dei ristoranti italiani più famosi e più quotati al mondo, si chiama Le Castagne e ha creato un particolare menù da 26.000 dollari! Il ristorante è specializzato nella cucina tradizionale del Nord Italia, con pasta fatta a mano, piatti di pesce e carne e verdura rigorosamente di stagione. Ma pr questa cifra da capogiro sarete tutti curiosi di sapere cosa prevede il menù.

Ristoranti di lusso: St. Peter Stiftskeller di Salisburgo

Via | Damiano Menna

Nella Città Vecchia di Salisburgo , nel luogo dove la cultura si mostra con i suoi simboli, divenuto ormai patrimonio mondiale, la storia sembra viva, nella strada fra il duomo e la sala del Festival sorge il ristorante di lusso St. Peter Stiftskeller. Anche quando si entra nel cortile della struttura fa parte della storia di Salisburgo. Quest’immediato impatto visivo può essere inteso come il respiro della storia, ma anche la modernità che bussa alla porta.

Una squisita cucina offre piatti della cucina locale e internazionale. Le camere addobbate a festa offrono un ambiente eccezionale per il piacere dei sensi e del palato. Un’esperienza gastronomica della quantità di un tempo che possono essere utilizzati in questa combinazione, probabilmente unici in tutta l’Austria.