Se c’è una regola che il designer e artistita Ron Arad osserva scrupolosamente è quella di non averne affatto.
Un genio dell’Arte Contemporanea che non smette di stupire, pronto a rimettere in gioco se stesso per stupire un pubblico che ormai attende ogni sua istallazione con grande trepidazione.
Così dopo aver incantato Parigi con la mostra Ron Arad: No Discipline, il desiner israeliano sbarca a New York con un esposizione rivisitata rispetto alla mostra del Centre Pompidou, ma il MoMA vedrà alla luce anche una nuova creatura: Gabbia sans frontieres – Gabbia senza frontiere.
Ad occupare l’intera International Council Gallery, i suoi 38,5 metri di lunghezza per i suoi 5 di altezza, che raccontano il cammino artistico e professionale del designer in una gioco di luci e di moduli in cui vengono proiettati i video.
Paola Antonelli curatrice delle mostre a Parigi e di New York trova 3 efficaci aggettivi per definire il talento innato di Ron Arad:
mutante, flessibile e spiazzante, capace di aver formato una generazione di designer contemporanei.