Marlon Brando: il suo atollo diventerà un resort di lusso

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Sono ormai anni che si vocifera di Tetiaroa, l’atollo comprato da Marlon Brando nel 1965, diventare un resort di lusso. Forse adesso ci siamo per davvero. Con una presentazione ufficiale a Milano, Il gruppo Beachcomber, una catena di hotel e Spa presente in tutte le mete turistiche del mondo, ha fatto sapere che investirà almeno 50 milioni di dollari per la costruzione di un villaggio di 40 ville con .

La vendita della 40 villa servirà a finanziare il bellissimo hotel e resort che sarà dedicato a uno degli attori più celebri di Hollywood. Quello che doveva essere un rifugio segreto per se e per sua moglie Tarita Teriipia, conosciuta sul set de Gli ammutinati del Bounty fu invece venduta dagli eredi al presidente e managing director di Pacific Beachcomber, Richard Bailey che adesso ha le idee chiare per il futuro di Tetiaroa:

The Brando è stato concepito in totale armonia con il territorio e al tempo stesso per diventare un’importante risorsa per il gruppo Pacific Beachcomber e per la popolazione polinesiana. Più che un hotel, creeremo una vera e propria comunità su Tetiaroa, che sarà composta dall’hotel, dalle residenze e da un centro di ricerca, la Tetiaroa Society, una società non-profit di ricerca e sviluppo. Tutto questo rappresenta la concretizzazione dei sogni e dei progetti che ho avuto la fortuna di poter condividere con Marlon Brando

L’atollo verrà preservato della sua natura incontaminata grazie a un progetto di energie rinnovabiliche che sfrutterà, ad esempio, l’acqua del mare per il raffreddamento dell’aria condizionata.

Alcuni ricorderanno che Marlon Brando era molto sensibile alla questione delle fonti rinnovabili e aveva pensato perfino di trasformare la sua piscina del suo eremo di Los angeles in una vasca di anguille elettriche per ricavarne energia.

Richard Bailey aggiunge:

Questi luoghi sono sempre più rari al mondo per questo noi crediamo nel turismo verde, anche nel caso dell’atollo di Tetiaroa. Qui il visitatore potrà scoprire ambienti diversi e imparare un nuovo modo di concepire il consumo delle risorse naturali del pianeta. Lo sviluppo di questo tipo di turismo è possibile in Polinesia francese non solo per la ricchezza e la diversità delle sue isole ma anche perché ospita ancora una cultura preservata e viva. L’unicità e l’autenticità di Tahiti e le sue Isole sono elementi importanti che noi dobbiamo sostenere e preservare