Spyker: la storia delle auto di Lusso

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Nulla tenaci invia est via: per i tenaci nessuna via è impercorribile. Questo è il motto della casa automobilistica Spyker, fondata da Victor Muller e Maarten de Bruijn nel 2000 in onore della casa di motori d’aviazione che nel 1929 fu costretta a chiudere a causa della crisi economica.

E allora andiamo a scoprire questa storia tra lusso e imprese epiche. La storia della Spyker ha avuto inizio nel 1898 quando i fratelli Jacobus e Hendrik-Jan Spijker misero insieme la loro prima auto con motore Benz. Successo immediato a causa del costo elevato dovuto alla fabbricazione artigianale della carrozzeria della vettura, che immediatamente ha vinto con grande successo.

Nello stesso anno i fratelli Jacobus e Hendrik-Jan Spijker hanno anche progettato un proptotipo per celebrare l’incoronazione della regina olandese. Da questo momento in poi c’è stato nessun ripensamento per i due fratelli. Da qui in poi, furono impegnati a produrre le automobili migliori e il nome della società è stato cambiato in Spyker in attesa di entrare in mercati esteri.

Tra il 1903 e il 1907, la Spyker ha visto molte innovazioni nella tecnologia, che comprendeva un motore a sei cilindri e brevettato telaio scudo polvere. Diventano anche leggende dopo aver completato la gara a Pechino a Parigi, conquistando il 2° posto. Spyker divenne presto conosciuta e famosa per i veicoli di lusso realizzate con robustezza eccellente.

Ma lo spettro della guerra, come per tutte le case automobilistiche di lusso fece crollare il mercato costringendo la società a rivolgere l’attenzione alla produzione di aerei da caccia, lavorando fianco a fianco con NV, la fabbrica di aeroplani olandese.

automobili Spyker si fuse con la fabbrica di aerei olandesi nel 1914 e questo ha visto un forte legame tra l’aviazione e la tradizione sportiva. Questo collegamento è stato visto nel emblema di Spyker, che era un aereo elica posto in cima ad una ruota metallica con l’assioma “Per il tenace nessuna strada è impraticabile.”