La notizia arriva a pochi giorni dalla scomparsa di Nicolas Hayek, Presidente e Amministratore delegato della Swatch Group – nonchè padron della Smart – deceduto all’età di 82 anni in seguito a un attacco cardiaco che gli è stato fatale.
Secondo Credit Suisse, una società di servizi finanziari, con sede a Zurigo e seconda banca svizzera, dopo UBS, è la Swatch insieme a Richemont a rappresentare la locomotiva del settore del lusso per venir fuori dalla crisi economica, che evidentemente fa segnare il passo anche a economie chiuse e solide come la verde Svizzera.
La Credit Suisse ha reso noto l’indagine condotta dai suoi analisti sul market weight, evidenziando un atteggiamento prudente ma comunque rivolto all’ottimismo:
Hanno una maggiore esposizione ai mercati emergenti, i migliori portafogli di marchi del lusso e una forte struttura di bilancio.
Le ultime indicazioni macro e l’aumento del rischio legato ai debiti sovrani rappresentano le ragioni per avere più cautela sul settore rispetto a 2-3 fa.
Alle dichiarazioni della Credit Suisse fanno eco le dichiarazioni del gruppo francese LVMH – Louis Vuitton Moët Hennessy S.A. – La maggiore holding multinazionale specializzata in beni di lusso con sede a Parigi.
La LVMH, che si occupa praticamente di qualsiasi tablla merceologica che ha a che fare con il lusso rileva trend positivi del settore Wine & Spirits e dell’orologie grazie all’espansione sul mercato di Tag Heuer.
Bene ma non benissimo l’andamento di Hermes, Bulgari e Burberry.
Notizie confortanti provenienti dall’andamento delle vendite delle auto di lusso, trainate soprattutto dalle immatricolazioni nei mercati cinesi e americani.
A beneficiarne sono soprattutto le case tedesche che tornano ad assumere personale e ad aumentare i turni di produzione:
Daimer, la casa tedesca tra le pioniere dell’industria automobilistica mondiale, ha recentemente assunto 1 800 lavoratori temporanei e ha esteso al sabato un turno di produzione giornaliero.
Assunzioni in massa anche da parte di Bmw che ha potenziato i turni di produzione con 5000 operai temporanei in più.
Insomma almeno il lusso mostra di dare segni di ripresa.
Speriamo non sia un indice di divario sociale in aumento.