Man Ray: gli eredi chiedono 20 milioni di dollari per le sue opere

Un’offerta surreale. Potrebbe essere questo l’attributo giusto per definire la richiesta degli eredi che fanno sapere di voler vendere 4500 opere del fotografo surrealista Man Ray, al secolo Emmanuel Rudnitzky, una delle figure più importanti (un po’ meno riconosciute) del secolo scorso nell’ambito delle arti d’avanguardia. Stretto amico di Marcel Duchamp, padre del Ready-made, la corrente che usa oggetti quotidiani per esprimere la propria arte, Man Ray ha lasciato la sua eredità artistica in un polveroso garage di Long Island a New York.

Quella New York che Man Ray apostrofò con:

Il Dada non può vivere a New York: tutta New York è Dada e non può tollerare un rivale – rifiuta di prendere atto del Dada. È vero che gli sforzi fatti per renderlo pubblico sono stati scarsi, a parte distribuire il vostro e il nostro Dada nelle librerie. Ma non c’è nessuno che se ne interessi, né c’è da raccogliere denaro per il Dada, o possibilità di ricavarne. Ciò fa si che New York il Dada dovrà restare un segreto

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Calvin Klein: vetrine di lusso per Natale 2011 a Madison Avenue firmate Nathaniel Rackowe

Lo store Calvin Klein Collection di Madison Avenue ha presentato qualche giorno fa, come elemento centrale delle vetrine di quest’anno per le feste, un’installazione artistica esclusiva che esplora sostanza, forma e luce. L’installazione è un pezzo unico realizzato dall’artista inglese Nathaniel Rackowe, che è stato presentato alla società da Dale Rozmiarek, Senior Vice President, Creative Services, Calvin Klein, Inc.

Nathaniel Rackowe è celebre per le sue grandi opere scultoree, che associano la luce a materiali urbani e industriali e che sono concepite per interagire con l’architettura circostante. Traendo spunto dall’attenzione caratteristica del Minimalismo per la relazione tra osservatore, oggetto e spazio e miscelando codici e materiali strutturali del Modernismo, le opere di Rackowe tendono a trasformare l’osservatore in un partecipante attivo.

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Halloween 2011: impazza la skull mania di Damien Hirst

Ogni anno la festa di Halloween riscuote sempre maggiore successo e con lei anche la skull mania, ovvero la moda di indossare gioielli, accessori e abbigliamento con le stampe che raffigurano il teschio, da sempre simbolo della morte e della massoneria. Oltre al compianto Alexander McQueen, è l’artista capostipide del gruppo YBAs – Young British Artists, Damien Hirst ad aver fatto di questo simbolo una figura iconica della propria arte.

Lo storico d’arte Rudi Fuchs riferendosi al Teschio di Diamanti , For the love of God, esposto a maggio a Palazzo Vecchio a Firenze ha dichiarato:

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Postal Art di Gilbert & George alla Pinacoteca Agnelli

La Pinacoteca Agnelli ospiterà, dal 6 novembre 2011 al 4 marzo 2012, la prima mostra mai realizzata sulla Postal Art di Gilbert & George a cura di Mirta d’Argenzio. La mostra presenta oltre 130 opere di The Urethra Postcard Pictures del 2009, oltre ad alcuni primi esemplari della postal art di Gilbert & George risalenti alla fine degli anni ’60.

La postal art è stata, nelle sue varie forme, un elemento integrante nell’arte di Gilbert & George, a cominciare dalle Postal Sculptures del 1969-70, lo stesso periodo delle prime leggendarie presentazioni delle Living Sculpstures degli artisti, e incluse le Postcard Sculptures, le PostCard Pieces e le Titled Postcard Pictures.

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Balloon Flower di Jeff Koons all’ asta

Continua la messa all’asta da parte di Christie’s di opere contemporanee. Questa è la volta di Balloon Flower dell’artista Jeff Koons, che molti ricordano come ex marito di Ilona Staller ex pornodiva degli anni ’80 con cui ha avuto una relazione burrascosa fino alla contesa dell’affidamento del figlio che non ha risparmiato colpi di scena, fino al rapimento.

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Nobody Knows, Paolo Canervari in mostra al museo Pecci di Prato

Paolo Canevari
Nobody Knows – nessuno sa – con questa concezione l’artista contemporaneo Paolo Canevari concepisce la mostra personale che verrà inaugurata al Museo Pecci di Prato curata da Germano Celant.

Appuntamento il prossimo 20 marzo fino al primo agosto per ammirare quest’opere che ripercorrono le tappe fondamentali dell’artista con l’integrazioni di istallazioni realizzate per l’evento.

La particolarità dell’arte di Paolo Canevari è nell’espressione creativa esplicata dall’impiego di pneumatici usati, che l’artista usa per focalizzare i simboli del potere che governano il mondo e che molto spesso ci fanno paura per la loro cruenta fame di dominio.

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Acquarelli del Führer venduti a cifre record

Quest’anno FIAC vende Hitler! Così Lemonde apre la sua pagine, con un titolo da paura: Hitler vende bene! Cosa si può trovare di interessante vedendo le opere del dittatore più crudele che la storia abbia mai avuto?

Esposti su una parete della galleria inglese White Cube, presso il Gran Palazzo, venerdì 24 ottobre, gli acquarelli del Führer esposti erano circa undici, e tutti dipinti tra il 1916 ed il 1918, tutti esposti di fronte a migliaia di visitatori. Gli artisti britannici Jake e Dinos Chapman hanno dato la loro visone dei quadri, (tutti rappresentanti paesaggi desolati, carri armati, alberi e soldati morti, ponti distrutti, arcobaleni e forme geometriche) paragonandoli a opere di interessante follia.

Questi undici acquarelli sono stati venduti in un unico pacchetto con il titolo di March of the Banal ed hanno trovato acquirenti in meno di due ore secondo Neil Wenman (direttore della galleria); chi l’ha comprati sicuramente erano collezionisti di arte contemporanea con sede in Europa, che hanno acquistato tutto il pacchetto a circa 815.000€.

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