Diesel e Renzo Rosso, è lui il milionario dei jeans

Renzo RossoUn nuovo traguardo per  Renzo Rosso. Nei giorni scorsi è entrato di diritto nella classifica Top Ten 2013 degli imprenditori italiani più ricchi, stilata dalla rivista americana Forbes. Per il fondatore e patron della Diesel nonché presidente della holding Only The Brave, che controlla diversi marchi di moda tra cui Staff International, un decimo posto e una fortuna stimata intorno ai $3 miliardi.

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Costumi da Bagno 2009 – Diesel, H&M, Ed Hardy, Fichissima

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Mare, sole, pizza e mandolino! L’estate italiana mi fa pensare al fantastico mare delle isole del mar mediterraneo, al sole cocente della spiaggia, alla pizza mangiata in qualche piccolo ristorantino lungo la spiaggia ed un vecchio signore che suona il mandolino per allietare le persone.

L’estate è anche questa, è la voglia di vivere, di assaporare la vita e prenderne tutta l’essenza, perchè una volta che è arrivata, poi si è sicuri che rivada via. Oramai siamo entrati nel clima del sol leone e grazie a numerosi brand di moda, nell’acquistare costumi da bagno 2009 non sarà per nulla difficile, se non per le numerose proposte che ci sono.

I brand che vedremo sono: Diesel, H&M, Ed Hardy, Fichissima una tendenza anni sessanta.

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Wilbert Das e la sua Uxua Casa Hotel

Oggi riporteremo l’intervista del sole 24 ore al Direttore Creativo della Diesel, Wilbert Das, un designer olandese che dal 1993 fa parte del team del brand.

Il designer dopo la fatica del Salone del Mobile 2009, è felice di potersi dedicare alla sua casa albergo a Trancoso, un piccolo villaggio di pescatori, che si chiama Uxua Casa Hotel ed è stata inaugurata lo scorso dicembre.

Das dice:

Nell’estate del 2004 stavo restaurando un piccolo bungalow a Venice Beach, in California, e due surfer brasiliani che lavoravano con me mi raccontarono della bellezza di questo Trancoso. Incuriosito, ci andai con degli amici e subito mi colpì la quiete di quel villaggio, tanto calmo che avevo paura mi sarei annoiato a morte. Ma dopo 10 giorni andai via con un gran senso di “saudade”

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Le boutique più cool sparse per il mondo

Shopping selvaggio, la mania della primavera è arrivata! Proprio così, con la primavera e la futura estate alle porte, tutte le giovani fashion girl stanno mettendo da parte i soldini per rifarsi il guardaroba.

Oggi vedremo le città più glamour, i negozi più battuti in giro per il globo, da New York a Londra, dal Giappone alla Cina, su e giù per le vie più cool.

Iniziamo a parlare della Cina, esattamente di Pechino, Shanghai, Changsha e Xiamen dove la maison Gucci ha fatto dei suoi negozi un vero punto di forza, con la prossima apertura a Shanghai della boutique Gucci più grande dell’Asia.

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Interbrand – la classifica del Lusso

L’Interbrand, l’agenzia che si occupa di fornire dati sul valore economico finanziario di alcuni brand, stila periodicamente dei dati su dei marchi che vengono definiti di lusso. Ogni classifica viene fatta escludendo le aziende che producono sotto sistema di monopolio, organizzazioni non profit, aziende pubbliche e studiando invece, i flussi economici relativi all’assetto aziendale.

Al primo posto della classifica vi sono tre marchi Italiani, Gucci, Prada e Ferrari, brand che hanno almeno 1/3 del fatturato avverato all’estero. La Business Director della sede italiana di Interbrand, Manfredi Ricca, ha così dichiarato:

La classifica 2008 è un’interessante fotografia della realtà economica e imprenditoriale italiana. perché da un lato evidenzia il valore economico creato da marchi che impongono il nostro stile e la nostra creatività a livello mondiale e dall’altro mostra l’assenza di brand globali in altri settori, come per esempio le nuove tecnologie. Questo dice che vi sono ambiti in cui siamo meno competitivi, per varie ragioni, sebbene vi siano casi di eccellenza per i quali investire nel brand può rappresentare un’opportunità di crescita e consolidamento. Il marchio ha la funzione di generare e mantenere domanda e in tempi di rallentamento economico è proprio questa a mancare: comprendere quanto e come il marchio genera valore è ancora più importante e nei periodi di crisi si possono tagliare molti costi ma non si può licenziare il brand. Va invece gestito in modo strategico per far sì che generi più domanda, e quindi valore economico, con minori risorse.

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