Eventi Parigi: Festival dell’errore

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Non è un’errore di battitura: quello appena concluso a Parigi non è il Festival dell’Orrore bensì dell’Errore. E se avessimo voluto sbagliare di proposito avremmo scritto sul titolo “orrore”.

Di cosa si tratta? a Parigi si è svolto un festival molto particolare che come filo conduttore unico degli eventi in esso proposti c’era l’errore. Errore come geniale intuizione. Errore come anche una scoperta casuale può entrare nella storia.

Girolamo Ramunni, uno degli ideatori del festival e professore del Conservatoire national des arts et métiers spiega la correlazione occasionale tra errore e scienza:

Per scienza non intendiamo solo matematica e fisica, ma anche le discipline umanistiche. Pensiamo a quanta importanza abbia saper riconoscere i propri errori, riuscire ad ammetterlo con se stessi e con gli altri, il dire “mi sono sbagliato, devo cambiare strada”. Il dialogo, la discussione e il confronto sono i mattoni basilari della scienza, ma anche uno degli ingredienti imprescindibili del vivere in comune

Lo sbaglio dunque è figlia di chi non si omologa a ciò che convenzionalmente è ritenuto giusto. Solo così si riesce ad arrivare ad altre verità.

Il festival si è rivolto maggiormente ai ragazzi in età scolare, obiettivi sensibili della frustrazione da studio, di essere giudicati da un voto che si basi – ad esempio -sugli errori commessi in un test.

D’altronde la scienza è piena di esempi di invenzioni nate da un’errore: il Walkman, il Post it, il telecomando, il forno a microonde, il teflon, l’elettricità. Ma potremmo aggiungerci la scoperta dell’America, la Torre di Pisa.