Montegrappa ha deciso di puntare con il suo prestigio nel Medio Oriente, tanto che ha aperto il suo primo flagship store a Doha, capitale del Qatar.
Nello store i clienti potranno scegliere tra una vasta gamma di prodotti, dalla classica penne di lusso stilografiche, roller con costi che variano dai duecento ai duecentomila dollari, ma non solo oltre alle penne sarà possibile acquistare gli accessori firmati Montegrappa come orologi, gemelli, accessori in pelle e delle meravigliose borse.
Chi non conosce i magnifici puffi? Le piccole creature blu in mutandine bianche e cappelli divertenti sono stati beccati mentre passeggiavano questo weekend sul lato degli Champs Elysées, e più in particolare presso la casa d’aste Artcurial.
Un disegno originale dei puffi, fatto a china, che rappresentano la copertina del primo album in cui i nostri piccoli amici blu sono apparsi è stato venduto per 100.000 euro! Era il nono numero delle avventure di Johan e Solfamì, una serie creata nel 1952 per il “Journal de Spirou” di Pierre Culliford, meglio noto con il nome di Peyo.
Ebbene si, alcuni fan di star della musica e del cinema, sarebbero disposti a tutto pur di avere un oggetto del loro mito, talmente tanto, che sarebbero interessati a comperare anche qualcosa appartenente al corpo dei loro idoli morti. Questo è ciò che accadrà il 5 novembre (ne abbiamo parlato in precedenza).
Chi di voi comprerebbe un dente?
I cappelli di Michael Jackson sono stati messi in vendita grazie ad un’asta organizzata dalla casa d’aste Drouot, lo scorso 17 ottobre. Essi non hanno nemmeno raggiunto il prezzo minimo che ci si aspettava e sono stati semplicemente rimossi dalla vendita.
Il primo è stato un cappello di feltro nero Fedora prodotto dalla maison Worth & Worth a New York, che il cantante indossò il 13 settembre 1992 alll’Ippodromo de Vincennes di Parigi durante il Dangerous World Tour. Il nome di Michael è stato intarsiato in oro sulla banda interna ed è stato stimato tra i 7.000 e 8.000 euro.
Arriva all’Odeon di Milano l’iniziativa di The Space Cinema che punta a estendere l’offerta anche in altre città italiane. Di cosa parliamo? Di sale con 32 poltrone Frau e area buffet prima e dopo il film, il tutto a 20 euro. Un doppio spettacolo, insomma.
Potrete così assistere a proiezioni in sale dall’arredamento ricercato e con accesso a un’area buffet riservata oltre a poltrone reclinabili progettate ad hoc e proiettore digitale e 3D.
Verranno messi per la prima volta all’asta, prima a Parigi il prossimo 6 dicembre, e la prossima primavera a New York, oggetti, quadri appartenuti al tenore Luciano Pavarotti, lo ha reso noto il quotidiano francese Le Figaro.
Prima di essere venduti negli Stati Uniti, i 250 oggetti del cantante, saranno esposti all’Opera di Parigi, al Covent Garden di Londra e poi al Met di New York.
Il suo cappello panama, la Fiat bianca e blu e gli oggetti più personali del tenore andranno all’asta, ed è la seconda moglie di Pavarotti, Nicoletta Mantovani, che ha voluto la vendita poiché spera di raccogliere tra 1,5 e 2 milioni di euro da devolvere alla Fondazione Luciano Pavarotti per la promozione dei giovani cantanti lirici.
Nel 1800, l’imperatrice Giuseppina, prima moglie di Napoleone, ha perso un abito a lei molto caro. Difatti, l’abito dell’Imperatrice venne dato alla bottega di François-André Picot, ricamatore ufficiale dell’imperatore all’inizio del 1800 senza mai più esser restituito … almeno fino ad oggi.
Questo bellissimo vestito è appena tornato e verrà messo all’asta dal Osenat casa d’aste a Fontainebleau il 4 dicembre, nell’ambito di una vendita sul tema “Impero”.
In occasione della sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, Lancia annuncia i numerosi appuntamenti che il Lancia Café, lo spazio allestito sulla terrazza dell’Auditorium Parco della Musica, ospiterà nel corso di questi nove giorni di festival. Ieri pomeriggio è stata ospite del Lancia Café la delegazione di “The Lady“, la pellicola diretta da Luc Besson, omaggio alla figura dell’attivista birmana Auung San Suu Kyi, libera dopo 20 anni di prigionia poco meno di un anno fa.
Ecco una notizia a dir poco sconvolgente: in Gran Bretagna l’erede di un artista ha scoperto, curiosando in un vecchio armadio in soffitta, che tra i tantissimi oggetti conservati dall’avo si celava un Diego Velazquez da 3 milioni di sterline (3,4 di euro).
Secondo il Daily mail il quadro venne acquistato nel lontano 1820 da Matthew Shepeprson, che come hobby aveva quello di collezionare opere d’arte.
La nuova coppia reale del Bhutan sta facendo la sua prima visita ufficiale in India, e per l’occasione lo Stato indiano ha messo loro a disposizione un treno personale di lusso.
Il re Jigme Khesar Namgyel Wangchuck e la regina Jetsun Pema sono arrivati oggi in India e vi soggiorneranno fino al 31 ottobre. Durante questa visita la coppia verrà accolta con tutte le dovute maniere, tanto che il treno messo a loro disposizione è delle ferrovie indiane.
Il magazine “TMZ“, ha reso noto che Lindsay Lohan avrebbe accettato di posare nuda per la rivista “Playboy” … ma per un compenso di quasi 1 milione di dollari!
Lindsay Lohan ha detto si alle foto senza veli della famosa rivista, sparando un compenso esagerato – TMZ ha confermato che secondo le notizie ricevute dalle fonti l’affare, dopo essere rimasto in cantiere per mesi (poiché Lindsay esitò davanti ad una offerta iniziale $ 750K perché ne voleva un milione di dollari)… è andato in porto e l’attrice alla fine ha ottenuto ciò che voleva!
Il fantastico bustier di Madonna, indossato durante il tour “Who’s that Girl” nel 1987, e’ stato venduto all’asta da Julien’s Auctions in Cina per 72.000 dollari.
Ebbene si, il celeberrimo bustier nero ed oro, con coppe ben accentuate e nappe griffato Trashy Lingerie, ì dopo essere stato stimato intorno ai 6mila-8 mila dollari, è stato venduto a 72 mila dollari.
La Pinacoteca Agnelli ospiterà, dal 6 novembre 2011 al 4 marzo 2012, la prima mostra mai realizzata sulla Postal Art di Gilbert & George a cura di Mirta d’Argenzio. La mostra presenta oltre 130 opere di The Urethra Postcard Pictures del 2009, oltre ad alcuni primi esemplari della postal art di Gilbert & George risalenti alla fine degli anni ’60.
La postal art è stata, nelle sue varie forme, un elemento integrante nell’arte di Gilbert & George, a cominciare dalle Postal Sculptures del 1969-70, lo stesso periodo delle prime leggendarie presentazioni delle Living Sculpstures degli artisti, e incluse le Postcard Sculptures, le PostCard Pieces e le Titled Postcard Pictures.
