Mini-case di lusso: costano come box, ma si spostano in qualsiasi luogo

Sul mercato immobiliare si sta per affermare una nuova e molto particolare tendenza, ovvero quella delle mini-case di lusso. Si tratta di case di proporzioni decisamente ridotte, che fanno del design limitato, delle dimensioni particolarmente ridotte e dell’alto livello di praticità le proprie caratteristiche primarie.

mini case di lusso

Range Rover, alla scoperta del nuovo modello di lusso sostenibile

È stata finalmente svelata la quinta generazione di un modello con cui il marchio Land Rover ha scritto veramente la storia. Si tratta della Range Rover, che ha stravolto sul mercato un po’ tutti i canoni in riferimento all’eleganza e alla personalizzazione. Si è trattato del primo modello che è stato realizzato sfruttando il nuovissimo pianale Modular Longitudinal Architecture, in grado di ospitare una serie di motorizzazioni a combustione interna, ma anche propulsori ibridi plug-in e motori completamente elettrici. Lo sbarco in commercio dovrebbe avvenire intorno al 2024.

Technogym e Dior: nuova collaborazione tra lusso e wellness

Il mondo del lusso, come ben sappiamo, si sta sviluppando seguendo un incredibile mix a livello di partnership e contaminazioni. Non c’è da stupirsi in termini di collaborazioni che stanno nascendo, visto che i brand e i marchi più disparati, con originalità e con spirito di iniziativa cercano di creare dei prodotti o dare il via a progetti che possano senz’altro stupire i clienti e raggiungere un bacino di utenti sempre più ampio.

technogym dior

Il lusso low cost esiste? Ecco gli hotel migliori a prezzi da non perdere

Tutti coloro che sostengono che per poter dormire e soggiornare in un hotel estremamente lussuoso è necessario mettere in conto una spesa di tutto rispetto, hanno indubbiamente ragione. Eppure, ci sono alcune situazioni e occasioni in cui questo detto non vale. Infatti, ci sono alcune sistemazioni estremamente chic a cinque stelle in cui si può pernottare anche pagando una somma più bassa di 40 euro.

La casa di Carta: l’addio degli attori alla serie di maggiore successo degli ultimi tempi

La Csa di Carta
Il finale di stagione della Casa di Carta

La Casa di Carta, la serie di maggiore successo degli ultimi tempi, presenta il suo finale. L’ultima stagione, si divide in due capitoli, suddivisi in cinque episodi ciascuno, su Netflix il 3 settembre, e il tre dicembre. Gli autori hanno promesso ai fan un finale epocale, forte, dissacrante, inimmaginabile. Nel finale della terza stagione, era uscito di scena uno dei personaggi principali della banda, Nairobi. Uccisa con un colpo alla testa da Gandìa, Nairobi, gira tra le labbra una margherita, distasa su un prato verde: è bellissima e è insieme ad altri componenti della banda, tra cui Berlino e Denver.

 

“Per Nairobi” diventa la preghiera della banda, che dopo aver recuperato Lisbona, rientrata nella Banca di Spagna grazie al piano Parigi ideato dal professore, decide di vendicarne la morte, portando a termine il piano.

La prima parte della quarta stagione, presenta uno spinn-off su Berlino, che in questo spaccato ha un figlio diciottenne, una compagna e dei valikdi collaboratori, Marsiglia e Bogotà, che nei tempi trascorsi, avevano già contatto con uno dei membri della banda. Berlino mette a segno il suo colpo,  nel passato, ma nel presente, il professore viene trovato dall’ex ispettrice Alicia Sierra, mentre la banda della Resistenza, si trova a fronteggiare l’esercito.

E’ in questa prima parte del finale di stagione, che Tokyo, la voce narrante della storia, sacrifica la sua vita per i suoi compagni. Si fa esplodere, uccidendo cosi Gandìa ed il suo esercito. Un finale inaspettato dunque, volutamente doloroso, afferma il regista della serie, che ha dichiarato in un’intervista, di aver scelto volontariamente di ferire il pubblico. Come Alba Flores con Nairobi, cosi Ursula Corbero saluta Tokyo. Jesus Colmenar, ha scritto un post, molto toccante, nel quale dice addio alla sua “famiglia”.

 

La Casa di Carta, non è solo una serie, ma è stata per tutti coloro che vi hanno lavorato, una seconda casa. Partita in sordina, con la prima stagione, è esplosa su Netflix, diventando in poche settimane una delle serie più amate del pianeta. Bella Ciao è un inno, e il lavoro che è stato fatto, è stato premiato. In moltissime scene, gli attori erano ricoperti di cenere, o maneggiavano fuoco e inalavano fumo, quello degli effetti speciali dei conflitti e delle esplosioni. I ciack venivano ripetuti più e più volte, e spesso, ripetuti nuovamente il giorno dopo. E’ stato un lavoro sul corpo e sull’anima, un lavoro complesso, ma di squadra. Si aspetta ora il finale di stagione, e gli ultimi effetti speciali.

La scuola cattolica il nuovo film, ispirato alla strage del Circeo

La scuola cattolica
Il film che racconta la strage del Circeo

Tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Albinati e tradotto in pellicola: 1300 pagine di storia, che raccontano di periodo storico, di violenza, di paura, di omicidio, Il film, La scuola cattolica ha come sfondo la Roma degli anni ’70, una Roma ricca, da dolce vita, una Roma sognante, ma allo stesso tempo sanguinaria e rivoluzionaria. E’ in quel tempo che si realizza la strage del Circeo, in cui, Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, vengono trascinate con l’inganno in una villa a Lavino da tre amici, che dopo averle circuite, le violenteranno e sevizieranno. Questa pagina di cronaca nera, rappresenta una delle più forti e devastanti storie avvenute in quegli anni.

 

Edoardo Albianti, compagno di classe dei protagonisti, scrive un libro, che prende il nome di “La scuola cattolica”, nel quale raccoglie la sua testimonianza dei fatti. Il libro, è diventato un film. Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, La scuola cattolica vede protagoniste Benedetta Porcaroli, che interpreta Donatella, la vittima sopravvissuta, Valeria Golino, Jasmine Trinca, Riccardo Scamarcio, Giulio Fochetti, Giulio Pranno, ed Emanuele Maria di Stefano.

 

Il film racconta di quanto accaduto nel lontano ’75, alla notte di tortura, sevizio e morte, che ha visto morire Rosaria Lopez, che fu prima massacrata di botte, successivamente violentata e annegata in una vasca da bagno, e di Donatella Colasanti, ugualmente picchiata e seviziata, violentata e ancora massacrata, che provò a salvarsi chiamando i soccorsi, e fu colpita da una spranga di ferro alla testa. Donatella si finse morta e fu chiusa insieme a Rosaria nel cofano di una 127 bianca. Durante il viaggio, sentiva i suoi aguzzini ridere e scherzare. Successivamente, i tre furono coinvolti in una rissa e intanto, i lamenti di Donatella furono scoperti.

 

La Polizia prestò i soccorsi alla giovane donna, che fu immediatamente portata in ospedale: riportava danni e ferite multiple, e un trauma psicologico dal quale non guarì mai. I tre aguzzini furono condannati all’ergastolo. Il film, ha lo scopo di andare a fondo, di esplorare la mente dei massacratori, di comprendere cosa li spinse quella notte a compiere quei delitti cosi efferati.

Il cast è stato intervistato insieme all’autore del testo: gli attori, hanno spiegato la difficoltà di entrare nel ruolo delle vittime, cosi come in quello dei carnefici. E’ complesso interpretare un ruolo cosi difficoltoso, cosi fisico e cosi complesso dal punto di vista psicologico, restando fedeli il più possibile alla realtà e alle testimonianze lasciate nel tempo. Il film ripercorre quel periodo, quella realtà, attraverso un cast d’eccezione, assolutamente magistrale.

Alessandro Siani e Vanessa Incontrada, sono i nuovi conduttori di Striscia!

Conduttori
I nuovi conduttori di Striscia

La trentaquattresima edizione di Striscia la Notizia, il tg satirico di Antonio Ricci, ripartirà lunedi 27 settembre, su Canale 5. Lo storico programma televisivo diventato uno dei capisaldi della televisione italiana, lancia una nuova conduzione; dopo l’improvviso abbandono della coppia comica Ficarra e Picone, a cui per anni è stata affidata la conduzione del programma, una nuova coppia siederà dietro lo storico bancone di Striscia: l’attore Alessandro Siani e la presentatrice Vanessa Incontrada, saranno i nuovi conduttori del tg satirico. Anche le due veline, saranno sostituite da due nuove ballerine: grandi cambiamenti dunque, che si prospettano positivi per il nuovo inizio del programma.

 

I due conduttori, sono stati intervistati in vista del loro debutto in tv: entrambi si dichiarano entusiasti di aver ricevuto la conduzione del programma, e si dichiarano felici di tornare a lavorare insieme. In passato, i due artisti avevano collaborato per un programma condotto dalla Incontrada in cui l’attore era stato ospite: tra loro è nata un’intesa immediata, per cui, entrambi speravano di poter collaborare insieme nuovamente. Il bancone di Striscia, rappresenta per entrambi un nuovo inizio, un inizio importante perché la conduzione di un programma come Striscia, si discosta completamente dal teatro e dal cinema, per Alessandro Siani, e dalla tipologia di programmi condotti in passato da Vanessa Incontrada. Una sfida dunque, che però entrambi sono felici di aver accettato.

 

L’attore, Alessandro Siani, nella sua intervista, ha dichiarato di aver ricevuto un lungo messaggio vocale dallo stesso Gabibbo, che gli proponeva la conduzione del programma. Lo stesso è avvenuto per la conduttrice, che si sente spaesata ma allo stesso tempo curiosa di scoprire come sarà questa nuova avventura. I nuovi conduttori di Striscia, hanno effettuato il primo servizio fotografico insieme alle veline, rompendo il ghiaccio: foto statiche, da presentatori composti, le pose acrobatiche, sono state lasciate alle veline. E’ stata questa la primissima occasione d’incontro, in cui si è dato il via a questo nuovo percorso.

 

Durante l’intervista, entrambi i conduttori hanno ringraziato i colleghi, ex conduttori del tg satirico, tra cui Greggio e Ficarra, che hanno fatto il loro personale in bocca al lupo alla nuova coppia. Entrambi sperano di piacere al pubblico, entrambi sperano di essere all’altezza delle precedenti conduzioni. Ora attendono con ansia l’inizio del programma, per dare il meglio di sé, cosi come le due nuove veline, che sono emozionate ma con tanta voglia di mostrare il loro talento. Si attende dunque solo lo start con tutte le novità che questo nuovo anno si spera potrà portare.

Jennifer Lopez e Ben Affleck sul red carpet del Festival di Venezia

Red carpet per J-Lo e Ben Affleck
Ben Affleck e J-Lo insieme sul Red Carpet

Jennifer Lopez e Ben Affleck, sfilano sul Red carpet alla Mostra del Cinema di Venezia. Nella città dell’amore, nel cuore pulsante della bellezza, dell’arte, alla premiere del film “The Last Duel”, film sceneggiato e interpretato dallo stesso Ben Affleck, per la regia di Ridley Scott. Hanno fatto il loro trionfale ingresso tra gli abbaglianti flash dei fotografi, le luci e il caldo rosso del red carpet sul quale elegantemente hanno avanzato, sorridenti, luminosi. Posano statuari per i fotografi, lui le cinge la vita con una mano, poi intreccia la sua, e le appoggia la bocca tra i capelli; lei lo guarda sognante; un abbraccio, un bacio sulle labbra. La folla è in visibilio: J-Lo e Ben Affleck, sugellano la loro unione nella città dell’amore, nella città dell’incanto, della bellezza, dell’arte, che per tutti, la cornice perfetta per un sogno che diventa realtà.

 

Bellissimi, nei loro abiti bianco e nero. Un contrasto perfetto, che richiama per effetto ottico la loro immensa bellezza, e la loro unione; lui in smoking, elegantissimo, con papillon, e camicia bianca, sorridente e sereno, come non mai; lei, Jennifer Lopez, raggiante, statuaria, la dea della bellezza e dell’eleganza, sinuosa, nel suo abito bianco dalla scollatura profondissima che mette in mostra le sue forme, e uno spacco con volà, che scopre le sue gambe. I Bennifer, di nuovo insieme, a vent’anni dalla rottura, che li vide mandare a monte il loro matrimonio. Oggi, la coppia sfila felice, dopo un tempo, che sembra essersi fermato, e la loro felicità, li precede di un passo.

 

E’ stata la coppia più paparazzata dell’estate: avvistati insieme sin dalla primavera, Jennifer Lopez e il suo Ben hanno iniziato a vedersi di nascosto, per poi partire per una vacanza in Montana. Avvistati in barca in costa Azzurra e poi nelle acque azzurre di Capri. Sciolti in dolci abbracci ed effusioni dolcissime, i due, scelgono ancora una volta l’Italia, per raccontare un pezzo della loro storia e per viverla.

 

Si aspetta l’annuncio delle nozze, quelle stesse che vent’anni fa, furono annullate all’improvviso. Le strade del noto attore e della cantante, Jennifer Lopez, si sono separate per un periodo lunghissimo, per poi incrociarsi nuovamente, e chissà che questo non sia il preludio di quello che potrà accadere nei prossimi mesi. Al Palazzo del Cinema, per il film di Ben, e poi di nuovo sull’imbarcazione veneziana, dove lui, accarezza dolcemente i capelli della sua amata. Sembra la descrizione di un film, ma è in realtà, la coppia, una delle più amate di sempre, la favola la sta vivendo davvero.

 

 

E’ morto l’attore Nino Castelnuovo a seguito di una lunga malattia

Nino Castelnuovo
E’ morto Nino Castelnuovo

Nino Castelnuovo è stato uno dei più importanti attori del panorama italiano tutto: una carriera lunga cinquant’anni, volto della tv e del cinema, protagonista di importanti pellicole dirette da registi di spessore come Visconti, Nanni Loy e Comencini. Mimo, interprete, attore, amante dell’arte: Nino Castelnuovo, si è dato in tutta la sua interezza, mettendo in risalto la sua indole romantica, la sua raffinata sensibilità, il suo savoir faire, calandosi in ruoli sempre diversi, sempre nuovi. Ha vissuto gli anni d’oro, reinventandosi sempre e comunque, per restare al passo con le nuove esigenze cinematografiche.

 

Una carriera, la sua, costellata di successi e insuccessi, di picchi altissimi e di momenti di profondissimi down. Una vita piena, piena della sua arte, piena del suo talento, lo stesso che lo ha fatto emergere e affermare nel tempo, come un grandissimo interprete. E’ venuto a mancare un artista raffinato, eclettico, d’altri tempi. L’annuncio della sua dipartita è stato dato dalla moglie Maria Cristina, dal figlio Lorenzo e dalla sorella Marinella. La famiglia, chiusa nel dolore, ha annunciato che i funerali si terranno in forma privata.

 

Non sono emerse particolari notizie in merito alle cause del decesso: la moglie stessa, qualche anno fa, aveva rilasciato una dichiarazione in un’intervista, in merito alla lunga malattia del marito. Nino Castelnuovo, combatteva da circa cinquant’anni con un glaucoma, che nel tempo lo aveva reso ipovedente. La malattia, lo aveva invalidato negli ultimi anni, e anche in passato, ha inficiato pesantemente sulla sua carriera. Aveva 35 anni, quando gli fu diagnosticata: una vita intera dunque a combattere contro un male che gli aveva cambiato l’esistenza, ma che non lo aveva fermato.

 

Una vita dedicata alla tv, al cinema, al teatro: debutta interpretando il personaggio di Renzo Tramaglino ne “I Promessi Sposi” per la Rai. Gira due importantissimi spot pubblicitari, per i quali, diventa una sorta di figura emblematica: Olio cuore, nel fatidico spot del salto, e la Coca Cola, la bibita americana più amata di tutti i tempi. Diventa mimo negli anni ’50, collabora con grandi artisti del teatro e della tv, per poi passare al grande schermo, con Visconti, in Rocco e i suoi fratelli, Comencini, Ferrari, Lizzani e Loy. Per lui non sono mancati i musical e numerose altre apparizioni televisive, che hanno confermato il suo successo. Successi e insuccessi, questi ultimi causati anche dal suo costante calo della vista, problema che col passare del tempo lo ha portato ad essere dipendente dai suoi familiari.

E’ stato e resterà sempre uno degli attori più amati del panorama cinematografico e televisivo italiano.

“Qui rido io”, il film su Scarpetta di Mario Martone

Qui rido io
Qui rido io è il nuovo film di Mario Martone con Tony Servillo

Mario Martone, firma la regia di “Qui rido io”, terzo film italiano in concorso alla Biennale di Venezia. Martone sfila sul red carpet, insieme al suo attore di punta Tony Servillo, per presentare il suo capolavoro cinematografico. Qui rido io, è più di una pellicola: è un ritorno al passato, è un omaggio ai palcoscenici, alla commedia, all’arte teatrale tutta. E’ il racconto della vita di uno dei fondatori del teatro napoletano, Eduardo Scarpetta, capocomico, attore, sceneggiatore, artista di enorme spessore ai tempi della Bella Epoque, della bella Napoli, del teatro viscerale, quello partenopeo del ‘900.

 

Qui rido io, è un film su Scarpetta, padre del teatro napoletano in tutti i sensi: padre di figli legittimi e illegittimi, padre dei De Filippo, Titina, Eduardo e Peppino, padre dei palcoscenici più noti del napoletano, padre di una commedia dell’arte che è rimasta viva e pulsante nel corso dei secoli, specchio di uno stile teatrale credibile perché realistico, perché vero, sprezzante e introspettivo allo stesso tempo. A scarpetta gli onori di aver dato vita a personaggi emblematici, a cui lui stesso ha conferito l’immortalità.

 

Scarpetta ha fatto del suo unico grande amore la sua unica ragione di vita: ecco come il teatro, diventa lo scenario del suo privato, delle sue tante mogli, e dei suoi figli, attori come lui, formati da lui stesso. Una commedia, fatta di chiaroscuri, di alternanze di luci e ombre, contrasti e intrecci, e sullo sfondo la Napoli di un tempo, quella della “Bella Epoque” e le sue infinite contraddizioni, le sue rivincite, le sue lotte e la sua immensa bellezza.

 

Scarpetta, è interpretato dall’immenso Tony Servillo. Il film, vanta un cast notevole: Maria Nazionale, Cristiana dell’Anna, Gianfelice Imparato, Antonia Truppo, tra i principali. Un film, che non è solo il racconto di un grande artista, uno dei più grandi del panorama partenopeo e non solo, è il racconto del suo personale amore per il teatro, della maschera di Felice Sciosciammocca e dei suoi successi, ma anche delle sue battaglie: nel 1900, Scarpetta decise di mettere in scena una parodia di un’opera di D’Annunzio, ma alla prima, il pubblico lo fischierà e verrà trascinato in tribunale per plagio. E’ la lotta di un artista e della sua famiglia, delle mille crepe esistenti nei loro legami ma anche della forza che li unisce, fino alla fine.

Qui rido io, è un omaggio ad un grande interprete, padre biologico di tati artisti, rinnegato, odiato ed amato.

Festival di Venezia: Leone d’oro per la carriera a Roberto Benigni

Roberto Benigni
Leone d’oro alla carriera per Roberto Benigni

Leone d’oro alla carriera per Roberto Benigni: il riconoscimento all’attore, regista e sceneggiatore italiano più versatile di tutti i tempi. La decisione, è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, presieduta dal direttore Alberto Barbera. Quest’ultimo, descrive Benigni come un interprete unico, che nell’arco della sua carriera, ha saputo legare tradizione e innovazione, trionfando sui palcoscenici dei più grandi teatri, rivoluzionando il piccolo e il grande schermo, con la sua eccelsa bravura, con la sua gioia esplosiva, con l’amore con il quale si è concesso al suo pubblico, che l’ha amato, da sempre. Le sue interpretazioni sempre superlative, erano piene di ilarità, a tratti satiriche, forti e impattanti.

 

Roberto Benigni, ha collaborato con registi come Fellini e Garrone, ed è stato lui stesso regista ed interprete di film che hanno raccontato la storia, la verità, la bellezza. Nel panorama dei più grandi interpreti italiani, Roberto Benigni, si è contraddistinto per il so eclettismo, per la sua grandezza, per il suo amore per la letteratura, per la sua interpretazione, sempre alta, vera e dissacrante allo stesso tempo. La sua carriera, è costellata di riconoscimenti e premi di importantissimo valore: primo fra tutti, l’Oscar per “La vita è bella” (1999), consegnatogli da Sofia Loren. Benigni riceve il premio per il miglior film e miglior attore. Un trionfo, che viene ancora ricordato dal nome sventolato dalla grande Sofia partenopea, che grida commossa e gioiosa il suo nome, e da lui, il più grande interprete di tutti i tempi, in piedi sulle poltrone rosse, che raggiunge la dea del cinema italiano, saltellando gioioso.

 

Fu quello, un plauso internazionale rimasto nella storia, cosi come il discorso di ringraziamento dell’attore, che tra sorrisi e commozione, scusandosi per la pronuncia del suo inglese, dedica il premio a sua moglie, l’attrice Nicoletta Braschi. Accadeva allora, ed accade oggi, alla settantottesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, dove un Benigni ancora esplosivo e carismatico, fa il suo discorso impugnando il leone d’oro. Ringrazia, dichiarandosi onorato, e dedica il premio, ancora una volta a sua moglie, che lui stesso descrive come una donna straordinaria dall’enorme talento: “Io prendo la coda, tu sei le ali”, riferendosi al leone, che è in realtà suo.

 

Un Oscar, quattro David di Donatello e quattro Nastri d’argento, Globo d’Oro alla Carriera e diverse Lauree ad Honorem, che testimoniano la grandezza di un interprete italiano, che del cinema e dell’arte tutta, ha fatto la sua ragione di vita.

Beatrice Borromeo è stata definita la regina dell’eleganza

Beatrice Borromeo
Beatrice Borromeo: tra le reali, la più elegante

Beatrice Borromeo è stata definita la più elegante tra le reali: donna di bellezza sopraffina, modella, giornalista e conduttrice, nella sua carriera è riuscita a mettere in risalto le armonie delicate del suo corpo ed il suo talento. Figlia del conte Ferdinando Borromeo e nipote della stilista Marta Marzotto, e moglie di Pierre Casiraghi, nobile, figlio della principessa Carolina di Monaco. I legami parentali di Beatrice Borromeo, hanno scritto nel suo sangue blu, la compostezza di un’aristocrazia che è ancora oggi modello d’eleganza e di notevole raffinatezza.

 

Beatrice Borromeo, è stata una modella, tra le più belle e raffinate di tutti i tempi, e successivamente una conduttrice ed una giornalista. Appassionata di moda, si è sempre distinta per i suoi outfit, assolutamente impeccabili, rigorosi e composti, eleganti e raffinati; la sua è un’eleganza d’altri tempi, è una bellezza senza pari. E’ questa compostezza, questo rigore, questo gusto delicato e simbolico, che inquadra la Borromeo in uno spazio senza tempo, che le ha permesso di sottrarre la corona alla Duchessa di Cambridge, Kate Middleton, e alla Duchessa del Sussex, Meghan Markle.

 

Beatrice Borromeo, si è sempre distinta per la sua bellezza e per il suo gusto, per la sua capacità di giocare sui contrasti di colore, per il suo estro, che è sempre stato composto, per la scelta sempre intonata di stile, per la sobrietà e l’eleganza. Una perfetta reale, meritevole della corona.

La duchessa di Cambridge, è sempre stata impeccabile: nel suo look, nei suoi outfit, nel suo essere una reale, a tutti gli effetti, una degna futura regina, per eleganza e compostezza; eppure, Beatrice Borromeo, è per tutti, di livello superiore, una vera reale, perfetta in tutto ciò che è e che rappresenta.

 

Beatrice Borromeo, scelse per il suo matrimonio civile un abito rosa delicato di Valentino Haute Couture, mentre per la cerimonia religiosa, indossò un elegantissimo abito in avorio, in pizzo e veli di chiffon in seta, e un meraviglioso velo, della collezione di Giorgio Armani. Uno stile senza pari, che la reale, ha conservato nel corso del tempo. La rivista Tatler, la definisce una donna d’altri tempi, una bellezza rara. Oggi, Beatrice Borromeo, è il volto di Dior, e di una famosissima azienda di gioielli di cui, è testimonial.

E’ una donna legata al suo lavoro, con diverse passioni, tra cui quella della moda, innamorata della sua famiglia. Dal matrimonio con Pierre Casiraghi ha avuto due figli, per cui oggi, la Borromeo, è moglie madre e donna di successo, un esempio di signorilità e grazia.

I Ferragnez sotto il sole d’agosto, a Capri

 

La coppia più glamour del momento, è approdata nel mare azzurro di Capri: i Ferragnez, si tuffano nel blu della costiera amalfitana, assaporando la bellezza di una delle perle del Mediterraneo. La coppia, è arrivata al largo di una delle coste più suggestive d’Italia, a bordo di un lussuosissimo yatch, l’Ethna, per costeggiare prima l’Isola d’Ischia e poi quella di Capri. L’influencer, Chiara Ferragni, ha regalato sorrisi e scatti del mare azzurro della costiera amalfitana e delle sue due isole più belle. Baci e carezze e sullo sfondo un cielo immenso che si riflette in un mare straordinariamente azzurro, nel quale si innalzano gli storici Faraglioni, monumentali e imponenti per la loro bellezza.

 

Tuffi e relax, e passeggiate per le vie del centro dell’isola, dove la coppia, ha assaporato le antiche prelibatezze campane. Cena al ristorante “Da Paolino”, dove i Ferragnez, sono stati accolti con calore dal proprietario e dalle sue nipoti. La cena a base del profumo di limoni, e una torta preparata a sorpresa per festeggiare la venuta della coppia; il tutto, accompagnato dal sottofondo di un mandolino, che ha addolcito l’atmosfera, rendendola ancor più romantica.

 

Per tutta la sera, la coppia, ha cenato in allegria, postando storie e selfie con il personale e i fan che erano sul posto. Vacanza romantica a Capri, insieme ai figli Leone e Vittoria e alle sorelle delle nota influencer con i loro compagni. Non sono mancate le critiche per l’outfit scelto dalla Ferragni, che ha indossato un reggiseno paillettato argenteo, di forma tonda e un paio di jeans. Un look, che per molti era inappropriato e di poco gusto. Ma la nota influencer non ha risposto, né lanciato messaggi: ha goduto della bellezza dei paesaggi, del mare azzurro, delle insenature, delle calette e dell’immensità data dalla bellezza delle due isole campane.

 

Nei mesi scorsi, la nota influencer, si è fatta promotrice di una campagna a pro delle vacanze italiane: ha spinto i suoi fan a non lasciare la bella Italia per l’estate, al fine di rilanciare l’economia del Paese, che è stata schiacciata dall’emergenza Covid. Prima tappa nella costa ligure, a seguire quella Smeralda della Sardegna, per poi arrivare alla meravigliosa Campania e alle sue isole, che profumano di limoni, di tradizione, di antico, di sapori buoni, di bellezza. Una vacanza tutta italiana, alla scoperta delle terre nostrane che sono perle preziose e rare amate da tutto il mondo.