Sotheby’s New York, 60 milioni di dollari per un astratto russo.

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Il mercato dell’arte non può non subire il difficile momento economico mondiale. Ma quando Sotheby’s, di New York, una delle più importanti case di aste, mette in vendita un raro quadro astratto dell’artista Kazimir Malevich, sa che verrà venduto nonostante tutto. Infatti l’opera è stata venduta a 60 milioni di dollari, rappresentando un vero e proprio colpo nella storia mondiale del mercato d’arte. Il tutto si è svolto durante la recente audizione di arte Impressionista e Moderna.

Il prezzo di vendita è un record per l’arte Russa e serve a ricordarci che l’arte con la A maiuscola verrà sempre venduta, anche in tempi di recessione economica.

Il dipinto, intitolato “Suprematist Composition”, ha una storia molto importante e viene considerato un primo esempio dell’avanguardia del 20° secolo e nessuna opera russa ha mai raggiunto un prezzo così spaventosamente alto. Risale al 1916 ed è un olio su tela.

Secondo quanto si dice, l’idea e strategia che ha permesso di vendere il dipinto, ad un così alto prezzo, senza nulla togliere all’opera in sé, è stata quella di fissare un tetto massimo di prezzo con un potenziale compratore, con tanto di firma contrattuale, che prevedeva 53 milioni di dollari più le tasse.

Se nessuno avesse fatto offerte sul dipinto, come è successo, il prezzo sarebbe rimasto lo stesso del contratto. Ma se qualcun altro avesse rilanciato l’offerta, il potenziale compratore, firmatario del contratto iniziale, avrebbe avuto un parte del denaro della differenza tra i 53 milioni iniziali e l’eventuale prezzo finale. È stata una grande strategia per rassicurare il compratore, rendendo molto appetitoso l’affare.

I venditori del dipinto di Malevich presero la decisione di cedere l’opera solo un anno dopo averla riavuta indietro, dal museo di Amsterdam, per motivi di “paternità” e soprattutto dopo una battaglia legale. L’arte è arte, ma il denaro sembra essere sempre il denaro.