Case di lusso, il trend che riguarderà il 2024

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Il 2023 è un anno che è stato tenuto sotto scacco da parte dell’inflazione e dal relativo trend di incremento dei tassi di interesse. Il settore che ne ha fatto maggiormente le spese è senza ombra di dubbio il mercato classico, con degli abbassamenti delle vendite piuttosto che la riduzione dei prezzi.

Il mattone di lusso prosegue nel fatto di detenere un record, ovvero quello di far registrare la percentuale più alta di acquirenti di contanti in questo settore, ma in ogni caso è impossibile non sottolineare come anche questo comparto non è certamente impermeabile a tutto quello che sta succedendo.

La Nuova Zelanda, ad esempio, ha fatto registrare ben quattro incrementi delle aliquote, che sono arrivate al 12%, mentre il Canada ha proposto un divieto che ha ad oggetto gli acquirenti stranieri. Da notare come anche a Los Angeles si è deciso di mantenere in vigore quella che viene chiamata Mansion Tax, mentre a Singapore si è presa la decisione di incrementare l’imposta di bollo per tutti i non residenti, con un aumento che va dal 30% al 60%.

Le ultime indagini di mercato che sono state realizzate in un gran numero di città e che si riferiscono al mese di dicembre dello scorso anno, hanno messo in evidenza diverse statistiche che si riferiscono alle case di lusso. Tra le 26 città che sono state oggetto di questa indagine, è giusto sottolineare come Dubai, tra le altre, potrebbe subire un rallentamento nel 2023. Non solo, dal momento che a breve potrebbero crescere ancora di più i prezzi.

Giusto per fare un esempio, sia a Parigi che a Madrid, ma anche a Miami e a Tokyo, le previsioni parlano di una crescita pari al 4% nel corso del 2023. Scendendo un po’ più nello specifico per quanto riguarda la capitale del Giappone, è giusto mettere in evidenza come i tassi di interesse rimangono piuttosto bassi e tale trend non fa altro che giustificare quanto l’interesse dall’estero si sta facendo sempre più importante. Invece, in riferimento a Miami, a fare la differenza sono le tasse, che sono ancora piuttosto basse.

Sia a Madrid che a Parigi, invece, non si parla di un incremento esagerato dei prezzi. Discorso diverso per quanto concerne le previsioni che hanno ad oggetto Vancouver e Ginevra, che hanno fatto registrare un leggero incremento dal punto di vista percentuale, mentre i cali più importanti hanno riguardato Dublino, ma anche Berlino, Los Angeles, Zurigo, Lisbona ed Edimburgo.