Carla G: dal centro storico ai centri commerciali, ecco il segreto di un’azienda di successo

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CarlaG roma

Saldi! Saldi!! Saldi!!! è questa la voce unisona che sembrano decantare le vetrine dei negozi, sebbene commessi un pò annoiati e passanti curiosi ma un pò restii ad entrare non delineano un quadro felicissimo per gli affari.

Ma ci sono negozi che più di altri riescono a fare bene anche con i tempi che corrono, che hanno alle spalle aziende solide e che forti di una conoscenza pluriennale del mercato riescono a fare le scelte giuste.

Parliamo del brand romano CarlaG, tirata su con tanta passione da Carlo Generali che già in epoche non sospette aveva intravisto nella politica dei negozi monomarca una chiave di successo per l’indipendenza della propria immagine.

Immagine e reputazione conquistata con i fatti: se chi su Facebook si lamenta sui prezzi che non si abbassano più di tanto (sebbene i saldi dal 20 al 50% sono da considerare reali) in parallelo emerge l’opinione diffusa che la qualità della confezione, il taglio e il modello sartoriale restano impeccabili.

La qualità paga. Sia come ancora di salvezza per un Made in Italy sempre più preso a modello e copiato, sia come chiave di successo tra chi vuole una proprio posto in una nicchia del mercato e chi è costretto a passare come una meteora e sparire.

Ho avuto modo di apprezzare i capi di CarlaG quando un giorno, perduta nei meandri del Centro Commerciale Megalò di Chieti, la curiosità mi suggerì di provare un paio di pantaloni esposti in vetrina.

Tutt’ora quei pantaloni di raso nero sono tra i più gettonati del mio guardaroba. La vestibilità impeccabile, almeno nel mio caso, ha buona memoria e testimonia che i grandi marchi non hanno bisogno di investire in tonnellate di ADV e in testimonial posticci dai cachet deliranti: basta credere in se stessi e investire tutto nella qualità e la ricerca.

CarlaG, con i suoi negozi monomarca sparsi in città vuole esserci nel centro storico come nei centri commerciali. Una politica ampliamente apprezzata dai romani.