Warren Buffet, il ricco che ama pagare le tasse

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Oggi parleremo di un personaggio davvero singolare: Warren Buffett 80 anni, imprenditore statunitense soprannominato l’oracolo di Omaha. Ed è lì, in questa cittadina del Nebraska che è nato il 30 agosto del 1930 e a soli 11 anni risparmiava denaro con cui dopo 3 anni comprò un appezzamento di terreno affittato a pastori locali. Così come si dice di lui che comprasse lattine di Coca Cola a 25 centesimi e li rivendesse a 30 ai suoi compagni di scuola. Anni più tardi con la sua società finaziaria a lungo termine comprerà divcerse migliaia di azioni della Coca Cola.

Una vita all’insegna dell’azionariato che lo hanno portato a diventare – secondo la classifica Forbes– il terzo uomo più ricco del pianeta e il quarantesimo di tutti i tempi.

Un uomo particolarmente filantropo che ha fatto parlare di se nel 2006per una generosissima donazione di 37 miliardi di dollari in azioni benefiche per le popolazioni del Terzo mondo e che ultimamente ha dichiarato di voler pagare ancora più tasse. Pagare più tasse? a chi glie lo domanda in buonWarren porta un esempio paragonando i suoi redditi a quelli della sua segretaria. Questa paga al fisco ogni anno circa il 30% dei suoi 60 mila dollari. Mentre Buffett paga il 17% sui suoi 46 milioni.

Trova sempre qualche modo per fare un sacco di soldi. Ad esempio ultimamente organizza cene a cui partecipano miliardari cinesi e giapponesi che pagano 250 mila dollari per pranzare con lui. E tutti pendono dalle sue labbra, sentendosi dire che devono essere più generosi.

L’oracolo di Omaha ha detto:

Non guardo tatnto i libri contabili, quanto le persone, sono le persone che fanno la fortuna o la disgrazia delle aziende. Non il prodotto. Io investo su uomini e donne.

E se un uomo che dai suoi primi 4500 dollari è riuscito a guadagnarne 52 miliardi allora è proprio il caso di tornare a considerare la componente umane negli affari e nell’economia.