Trullo di lusso, come cambia il turismo in Puglia

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In Puglia si sta verificando una vera e propria corsa verso le masserie di lusso. Infatti, continuano ad aumentare gli investimenti che hanno come obiettivo la trasformazione delle antiche masserie, in maniera tale da poterne fare dei resort di lusso. Un’esigenza sempre più sentita in modo particolare nella zona del Salento.

Alla fine dello scorso mese di maggio ha aperto in Puglia un’altra masseria incentrata sul lusso e sull’esclusività. Si tratta della Baglioni Hotel&Resort, che è collocata nel bel mezzo delle campagne di Otranto, che può contare su camere e suite realizzate in calce bianca, con tanto di muretti a secco e pietra a vista. Insomma, almeno da questo punto di vista le tradizioni dell’architettura rurale pugliese sono state rispettate.

Masseria Muzza è stata realizzata nel corso del XVII secolo: la struttura fa della semplicità un suo punto di forza e si trova nel bel mezzo tra la Baia dei Turchi e i laghi di Alimini. Il fatto che ci sia in maniera stabile anche il gruppo Baglioni nella regione Puglia, non fa altro che dare conferma del forte appeal dal punto di vista turistico che la Puglia riesce ad avere per tutti i brand più importanti del settore, compresi quelli stranieri.

Spostandosi a nord di Otranto, nella zona del barese, in quel di Polignano a Mare, pare proprio che dovrebbe essere realizzato un polo turistico di lusso, nato grazie a un accordo che è stato raggiunto nel corso delle ultime settimane tra il gruppo Melià e il gruppo Andidero, molto famoso in Puglia dal momento che si occupa di turismo ormai da decenni.

Alle spalle di tutti questi investimenti c’è la volontà di ridare vita anche a tanti trulli, che vengono ristrutturati e resi il più accoglienti e confortevoli possibile, in maniera tale da garantire una vacanza di grande lusso. Ad esempio, il trullo di lusso a Cisternino è un ottimo esempio in tal senso, dal momento che va a rivoluzionare in tutto e per tutto il concetto del turismo autentico da un lato, ma anche esclusivo dall’altro, sul territorio pugliese. D’altro canto, quando due eccellenze si uniscono non possono che nascere dei progetti veramente interessanti e di grande valore.

È chiaro che la speranza diffusa è che tutte queste intese tra grandi marchi non vadano a pregiudicare in alcun modo la salvaguardia del paesaggio e i vari vincoli presenti. Serve muoversi con grande attenzione per evitare disagi e problematiche, compenetrandosi con le varie esigenze locali di una terra meravigliosa come la Puglia.