Oona, il caviale che viene dalla Svizzera

Se una volta la Svizzera era definita la patria del cioccolato, ora vi ricrederete, poiché ha prodotto il suo primo caviale, l’Oona. Ebbene si, questo alimento, così raffinato e ricercato, nasce nei ruscelli di montagna, nell’Oberland Bernese, grazie alla cura e l’attenzione che Peter Hufschmied, un ingegnere responsabile dell’impianto.

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Porta caviale L’en-K de caviar by Kaviari

Se siete appassionati del caviale, ecco a voi il porta caviale “L’en-K de caviar” per pic nic realizzato dall’azienda francese specializzata nell’importazione di caviale, Kaviari.

Il caviale si sa, è uno dei cibi più amati e costosi al mondo, e normalmente utilizzato dalle persone con un certo reddito a causa del suo elevato costo (nel caso del caviale di “rango” Beluga e simili). Questo simpatico porta caviale, è disponibile in sei colorazioni differenti, è di piccole dimensioni e facile da portarsi dietro, ed al suo interno contiene 15 gr di caviale.

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Caviale: come servirlo a tavola

Il caviale è per eccellenza il cibo più raffinato ed esclusivo nell’immaginario collettivo, presente a corte degli zar, prediletto dalle star di Hollywood come Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Marlene Dietrich, appassionato artisti come Igor Stravinsky, Sergei Rachmaninoff, Dmitri Shostakovich, Ernest Hamingway, Pablo Picasso e tanti altri uomini illustri

D’altronde anche Blair Wardolf lo ha affermato in Gossip Girl:

Dopo aver mangiato il caviale mi sconvolge come un uomo possa accontentarsi del pesce gatto!

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I 5 stati riviereschi del Mar Caspio, dicono stop alla pesca del caviale per 5 anni: rischio estinzione

Lo scorso anno, il 2010, i cinque stati rivieraschi del Mar Caspio, il Kazakistan, Azerbaijan, Iran, Turkmenistan e la Russia, avevano ratificato un accordo, di osservare una moratoria di cinque anni sulla pesca dello storione, al fine di conservazione della specie, che potrebbe fare seriamente la fine dei dinosauri poiché è in via di estinzione.

Per compensare il divieto, molti centri di riproduzione sono stati aperti in Russia e altrove, per andare a sopperire la mancanza di esportazioni di caviale fresco, con quello di allevamento per i prossimi 5 anni.

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Passion Caviar, il sito per l’acquisto online di caviale

Se anche voi siete amanti del caviale, ora potrete comperarlo online, e senza prelevare tutti i soldi in banca.

Questo è lo scopo del sito Caviar Passion, lanciato dieci giorni prima di Natale per gli amanti del caviale.

Con un prezzo di offerta di 39 € a 30 grammi, l’impresa non sembra destinato al fallimento. Il fondatore del sito, Paul Férel ha dichiarato:

“Il caviale non dovrebbe essere riservato ad una élite. Quello che succede oggi è la stessa che accadeva per il salmone venti anni fa”.

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Il caviale più costoso al mondo in vendita a Londra

Se siete amanti del caviale, uno dei cibi più pregiati al mondo, specialmente se si acquista quello di Almas nel Mar Caspio, appartenente allo Storione beluga, allora dirigetevi in quel di Londra, presso il negozio Caviar House& Prunier, che lo confeziona in una scatola di oro 24 carati.

Le uova di questo storione sono depositate alla base delle branchie, ed hanno un colore ambrato dalla consistenza burrosa, e sono classificate 000. Se siete curiosi di scoprire il loro sapore, l’unico posto in cui potrete comprarlo è da Caviar House& Prunier a Londra al costo di 16.000 sterline, 24.000 euro.

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MontBlanc travel box, in viaggio con caviale e champagne

Mai farsi mancare nulla, anche quando si è in viaggio. Prendete allora ad esempio il nuovo MontBlanc travel box, una borsa realizzata dal famoso designer francese Julien Primard, e capirete che è davvero impossibile farne a meno.

La confezione contiene prodotti firmati MontBlanc: champagne, caviale e foie gras, in piccole quantità da assaggio, per dare la possibilità a chi sceglie questa confezione di avere sempre a disposizione qualcosa da spalmare sulle tartine. Ovunque e comunque.

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Natale, crisi nelle famiglie, caviale alla mensa dei poveri. E il Capodanno come sarà?

In fondo si è avverato ciò che da tempo si diceva, ma non si credeva. Per molti, il Natale 2008 è stato all’insegna del risparmio: 2 miliardi in meno spesi rispetto all’anno scorso, tagli sugli addobbi, sul numero e anche sulla qualità dei doni. Insomma, regali sì perché la tradizione lo impone, ma utili e possibilmente rientranti in una certa soglia di prezzo.

La tavola invece no, quella ha resistito e alla grande: 3 miliardi spesi tra panettoni, torroni e cibi tradizionali. Gli italiani – 9 famiglie su 10 hanno scelto di festeggiare tra le proprie mura domestiche – hanno infatti investito 600 milioni per primi piatti e per il pane, 450 milioni per dolci – ovviamente con panettoni e pandori al primo posto – e 400 milioni per vini e spumanti.

Più fortunati, almeno per una volta, i poveri che ogni anno, anche il giorno di Natale, affollano tristemente le mense della Caritas. Per loro, stavolta, un menù particolare piovuto dal cielo con il caviale grande protagonista.

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