Caviale: come servirlo a tavola

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Il caviale è per eccellenza il cibo più raffinato ed esclusivo nell’immaginario collettivo, presente a corte degli zar, prediletto dalle star di Hollywood come Marilyn Monroe, Audrey Hepburn, Marlene Dietrich, appassionato artisti come Igor Stravinsky, Sergei Rachmaninoff, Dmitri Shostakovich, Ernest Hamingway, Pablo Picasso e tanti altri uomini illustri

D’altronde anche Blair Wardolf lo ha affermato in Gossip Girl:

Dopo aver mangiato il caviale mi sconvolge come un uomo possa accontentarsi del pesce gatto!

Delle volte il problema che ci si pone davanti a un barattolino di vetro (meglio la scatoletta di latta) è: come va servito a tavola? Prima di tutto è importante la temperatura. Va servito fresco ma non freddo, pena la perdita irrimediabile dell’aroma. Bisogna adagiare la scatoletta su di un letto di ghiaccio tritato e mai essere utilizzato un cucchiaino di metallo ma di vetro, madreperla, corno oppure in porcellana.

Nel caso in cui si decide di travasare il contenuto in un portacaviale fare estremamente attenzione: le uova sono delicattissime. Anche i recipienti possono essere di vetro, madreperla, corno o porcellana, così come possono andar bene la plastica e l’oro. E’ sconsigliato l’acciaio e l’argento che alterano il sapore del caviale.

Il caviale non dovrebbe mai essere cucinato, semmai accompagnato. Come? Con patate, riso e pasta (celebre l’insalata di spaghetti al caviale di Gualtiero Marchesi con erba cipollina e scalogno tritato), tartine con burro, ostriche, limone a spicchi o i blinis con salmone e panna acida. Oppure in salsa tartara, a base di maionese con cetrioli tritati, capperi e cipolla.

Riguardo le bevande con cui può essere accompagnato il posto d’onore spetta sicuramente alla champagne, altro emblema del lusso culinario. Ma anche con vodka, spumanti classici brut, mentre il vino non lega bene. In alternativa si può provare con un vino bianco molto secco, o al contrario dal gusto impercettibile.