Natale, crisi nelle famiglie, caviale alla mensa dei poveri. E il Capodanno come sarà?

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In fondo si è avverato ciò che da tempo si diceva, ma non si credeva. Per molti, il Natale 2008 è stato all’insegna del risparmio: 2 miliardi in meno spesi rispetto all’anno scorso, tagli sugli addobbi, sul numero e anche sulla qualità dei doni. Insomma, regali sì perché la tradizione lo impone, ma utili e possibilmente rientranti in una certa soglia di prezzo.

La tavola invece no, quella ha resistito e alla grande: 3 miliardi spesi tra panettoni, torroni e cibi tradizionali. Gli italiani – 9 famiglie su 10 hanno scelto di festeggiare tra le proprie mura domestiche – hanno infatti investito 600 milioni per primi piatti e per il pane, 450 milioni per dolci – ovviamente con panettoni e pandori al primo posto – e 400 milioni per vini e spumanti.

Più fortunati, almeno per una volta, i poveri che ogni anno, anche il giorno di Natale, affollano tristemente le mense della Caritas. Per loro, stavolta, un menù particolare piovuto dal cielo con il caviale grande protagonista.


Tutto è avvenuto per merito di una donazione – seppur vivamente criticata a causa del cibo troppo raffinato e poco proteico – del Corpo Forestale dello Stato, dopo un recente sequestro di 40 chili di caviale belga, arrivati in Italia come merce di contrabbando. L’idea geniale? Quella di trasferire il caviale dal frigo di una caserma del corpo alle tavole imabite per i meno fortunati. Come ha spiegato il dirigente del Corpo Forestale di Tradate, Juri Mantegazza:

Le analisi ci hanno confermato che il cibo era ancora perfettamente commestibile, ma che non avrebbe potuto essere conservato a lungo. E così abbiamo pensato di fare un regalo natalizio a chi non può permettersi il caviale.

Ora non ci resta che attendere il Capodanno. Seguite i nostri consigli su lingerie, look, mete particolari e brindisi e allora sì, in barba alla crisi, che sarà una notte speciale…