Peace Hotel, lo splendore a Shanghai

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Tre anni di stop con annessa ristrutturazione. Poi il ritorno in grande stile. A fine luglio, infatti, ha riaperto i battenti il Peace Hotel di Shanghai.

Uno storico hotel di lusso inaugurato il primo agosto 1929. Parliamo per la precisione del pimo grattacielo in città – mico uno qualunque… – riconosciuto come miglior palazzo dell’Estremo Oriente. Non solo. Basti pensare che la struttura ha portato in città anche il primo sistema idraulico privato ed il primo ascensore.

Dunque, cosa offre attualente il Peace Hotel di Shanghai, o meglio dire il nuovo Fairmont Peace Hotel? Vediamo e prepariamoci a sognare: ben 270 camere e suite – al momento solo 256 sono agibili, le altre ancora in fase di lavori, tocca pazientare solo un altro po’ – sei ristoranti e lounge e il celebre Jazz Bar, una istituzione a Shanghai sin dagli anni Trenta.

Ma non finisce qui: piscina sul tetto e della Willow Stream Spa, una Peace Gallery per ripercorrere la storia della struttura. E personaggi e vicende che si incrociano sul filo della storia sono tante e affascinanti: nel 1956, il maresciallo britannico Bernand Montgomery vi incontrò Mao Mao Tze Tung; nel 1964 il premier cinese Zhou Enlai accolse il collega francese Edgar Faure. Nel 1927, inoltre, il futuro presidente Chiang Kai-shek si fidanzò con la futura moglie Soong Mei-ling proprio nella Palace hall. Pochi anni dopo, nella stanza 314, Lord Noel Coward terminò la sua opera “Vite private”.

E ancora nell’ala sud dell’hotel, separata dall’edificio principale, ha preso vita un progetto firmato da Swatch Group che ha acquistato la struttura e ha speso 100 milioni di dollari per trasformarla nello Swatch art peace hotel. Trattasi per la precisione di un albergo-laboratorio che aprirà alcuni giorni a settimana accogliendo artisti selezionati da una commissione ad hoc. I giovani potranno usare alcune stanze come casa-atelier lasciando, in cambio, una “traccia” del proprio passaggio all’hotel.