Mobile World Congress 2010: le novità da Barcellona

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mwc 2010
Si è concluso il 18 febbraio scorso il Mobile World Congress 2010 di Barcellona, il congresso dedicato alla telefonia mobile che si preannunciava ricco di novità e di riconferme.
E le attese non sono state deluse.

In primis il grande balzo in avanti di Android, la piattaforma open source per dispositivi mobili che con le versioni Android 1.6 Donut, Android 2.0 e Android 2.1 si afferma come il sistema operativo più versatile per i diversi modelli di smartohone, sia di marca che di fascia prezzo.

Com’era prevedibile continua la marcia solitaria di Apple che dopo aver presentato il nuovo tablet iPad al Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco da Steve Jobs sarebbe, secondo indiscezioni, incappata in un un paio di svarioni che limiterebbero alcune potenzialità delle apparecchiature multimediali.

Ci riferiamo all’alloggiamento della sim prevista nell’iPad ma da cui non sarebbe possibile telefonare e la versione Mini realizzata da Opera non presente sul iTunes.

Samsung opterà per il sistema operativo Bada, anch’esso come Andoid basato su Linux.

Il nuovo Samsung Halo, con fotocamera da 8 megapixel e display da 3,7 pollici e proiettore a parete, però dimostra che il colosso coreano si accontenta di seguire sentieri già battuti.

Al di là del fatto che la possibilità di proiettare foto e video come un mini proiettore è senz’altro una novità assoluta che accoglierà i propri favori.

Anche Windows produrrà il suo primo smartphone, dopo un impiego finora ristretto ai software di windows mobile.

Nokia, sulla quale tempo fa erano circolate voci di un clamoroso forfait al Mobile World Congress 2010, ha presentato un nuovo smartphone Symbian in collaborazione con Qualcomm potenziando i propri processori a 1.3 GHz e 1.5 GHz grazie all’utilizzo del nuovo Snapdragon.

Il Mobile World Congress 2010 è stata anche un’occasione per stupire con prodotti al di fuori della telefonia mobile e che in un futuro non troppo lontano potrebbero trovare applicazioni interessanti.

Come l’albero presentato da Ericsson che attraverso la generazione di un campo magnetico è in grado di attivare dei sensori luminosi e sonori.