Charente: ostriche e cognac

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Un’idea per un viaggio di Pasqua all’insegna del gusto e delle emozioni forti, un itinerario nella regione della Francia occidentale che si affaccia sull’Oceano Atlantico e più precisamente a Charente, famosa per le sue ostriche considerate tra le più squisite al mondo e poi giù verso l’interno tra i vigneti del cognac e del pineau.

Di forte richiamo per gli appassionati di surf, bodyboard, carro a vela, barca a vela e canottaggio, oltre 20 campi da golf e 200 chilometri di piste ciclabili. E ancora: 4 centri termali e come si accennava prima, le migliori ostriche d’Europa e il cognac più famoso del mondo.


Visitare La Rochelle, ex villaggio di pecatori, magari a luglio per il Festival Musicale les Francofolies e il Festival Internazionale del Cinema oppure a ottobre per il Festival Jazz. Una città culturalmente stimolante non a caso chiamata  bella e ribelle. E il bacino di Marennes-Olèron dove dalla fine dell’Ottocento si allevano ostriche di impareggiabile qualità, le uniche insignite con l’etichetta rossa.

E poi il brandy, che solo qui in Francia può chiamarsi cognac. Una delle più famose è la Maison Camus, che tra le particolarità ha anche l’organizzazione di un corso da Master Blender che insegna a crearsi il proprio cognac personale sotto la guida di un esperto. Alla fine viene poi consegnata la bottiglia di cognac con l’etichetta che reca il proprio nome.

Un’altra visita è possibile alla Cognac Hennessy o a La Martell & Co che offre un percorso guidato con diverse degustazioni. In questa regione ci sono circa 5 600 vigneti per un totale di 75 mila ettari, la maggior parte destinata alla produzione di cognac, che si ottiene tramite un processo di doppia distillazione. La prima fae di riscaldamento trasforma un vino di bassa gradazione in una flemma di 30°. Da questa si ottiene un secondo distillato che viene poi invecchiata in piccole botti di legno.