Approvata alla Camera la legge sull’etichetta che certifica il Made in Italy

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made in italy

Finalmente la Camera ha approvato il disegno di legge che prevede di utilizzare l’etichetta del Made in Italy, solamente per prodotti di pelletteria, tessili, calzature e arredo realizzati nel bel paese.

Ora spetta al Senato dare l’Ok a questo disegno di legge, che istituisce un etichetta obbligatoria per i prodotti Italiani artigianali che consentono di capire la provenienza e le fasi di lavorazione del prodotto.

Il testo dell’etichetta dice che:

nell’etichetta dei prodotti finiti e intermedi l’impresa produttrice deve fornire in modo chiaro e sintetico informazioni specifiche sulla conformità dei processi di lavorazione alle norme vigenti in materia di lavoro, sulla certificazione di igiene e di sicurezza dei prodotti, sull’esclusione dell’impiego di minori nella produzione, sul rispetto della normativa europea e sul rispetto degli accordi internazionali in materia ambientale. L’impiego della denominazione ’Made in Italy’ è permesso esclusivamente per prodotti finiti per i quali le fasi di lavorazione hanno avuto luogo prevalentemente nel territorio nazionale ed in particolare se almeno due delle fasi di lavorazione sono state eseguite nel territorio medesimo e se per le rimanenti fasi è verificabile la tracciabilità


Chi proverà a contraffare i prodotti sarà sanzionato con tre anni di carcere se le sanzioni sono più di una, o una multa da 50 mila euro, se invece si tratta di una impresa fino a 70 mila euro, se invece le a commettere la violazione è stata una società organizzata, la reclusione varia dai tre ai sette anni.

Adolfo Urso, vice ministro dello Sviluppo economico ha dichiarato:

una bandiera, un’affermazione di principio. Questa legge ci darà più forza in sede europea per convincere i Paesi partner a varare il nuovo regolamento sull’etichettatura obbligatoria e, quindi, a tutela del made in Italy. La soluzione del problema è solo in Europa e, in quella sede, porteremo la volontà comune del Parlamento italiano affinché siano tutelati i consumatori, le imprese e il lavoro italiano ed europeo

Reguzzoni, primo firmatario del disegno di legge ha detto:

L’etichetta non dirá più dove è stata fatta l’ultima lavorazione, ma dove effettivamente è stato fatto il prodotto. Noi consumatori avremo maggiori informazioni sulla qualitá e sulla sicurezza dei prodotti acquistati. Potremo finalmente avere la possibilitá di selezionare e indirizzare le nostre scelte verso prodotti di qualitá, che rispettino la salute umana e l’ambiente. Dunque anzitutto una legge per tutelare i consumatori, ma che aiuta anche le nostre industrie in un momento di grave crisi. Salveremo un milione di posti di lavoro. L’etichettatura obbligatoria sui prodotti tessili, dell’abbigliamento, dell’arredo casa, delle calzature e della pelletteria non sará più semplicemente un obbligo doganale, ma dirá a chi acquista dove è stato fatto il prodotto

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