Le torri del futuro – da Milano a Panama, da Dubai a Parigi

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Oggi parleremo di alcuni edifici e grattacieli che faranno da cornice a delle città, sparse qua e là nel mondo nel prossimo decennio.
La prima fa parte del progetto Citylife che dovrebbe essere finito entro il 2015 nell’area dell’ex Fiera campionaria di Milano. La torre, di cui abbiamo già parlato è stata progettata dagli architetti Daniel Libeskind, Zaha Hadid, Arata Isozaki e Pier Paolo Maggiora.

Questo di Milano diventerà un centro urbano in un parco di 160 mila metri quadrati nel quale saranno inseriti palazzi residenziali con circa 1.300 appartamenti. In mezzo al polo urbano verranno messe tre torri chiamate per la loro forma: Il dritto progettato da Isozaki, alta 220 metri e 50 piani, Lo storto disegnato da Zaha Hadid di 190 metri con 40 piani con un dinamico movimento di torsione e Il curvo ideato da Libeskind, alto 170 metri e con 34 piani.

In Europa verrano fatte altrettante costruzioni, la prima è Le Projet Triangle (progetto triangolo) una torre piramidale alta 180 metri e progettata dagli architetti Jacques Herzog e Pierre de Meuron, questa torre sarà costruita a Parigi entro il 2014, sorgerà presso la Porta di Versailles e avrà al suo interno un centro congressi, uffici e un albergo.

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Milano verso un futuro urbanistico verticale

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Dopo l’assegnazione del 2008 da parte del BIE a Milano per Expo 2015, la città sembra stia crescendo a livello architettonico, difatti sta accogliendo grandi firme del design e architettura mondiale.

Nuovi progetti stanno nascendo nella città lombarda, a partire da quello dello studio Architettonico Pei Cobb per il grattacielo di 167 metri in cristallo, ma anche il progetto CityLife, che vede di far combaciare, come per la città di New York, lo sviluppo verticale urbanistico e quello della superficie verde.

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The Himalayas Center: Il nuovo Centro del lusso di Shanghai

The Himalayas Center. Questo nome può evocare immagini di cime innevate, l’Everest, alpinismo Himalayano, ma il centro non è né un campo base himalayano e nemmeno lontanamente legato alla montagna.

In centro rappresenta un RMB2, 4 miliardi di dollari usati per lo sviluppo di Shanghai Pudong, dai sviluppatori del Gruppo Zendai, è una vera icona dell’Archisculptural nel 21° secolo della Cina.

Progettato dall’architetto Arata Isozaki, il centro ospiterà un teatro, auditorium di 1600 posti, un museo d’arte, un centro commerciale chiamato Himalaya Mall, uno spazio per gli uffici e due alberghi di lusso. I due alberghi sono lo Zendai Hotel Yin e Zendai Art Hotel ed entrambi sono stati progettati da famosi designer d’interni del Khuan KCA International, i stessi che hanno progettato l’hotel di 7 stelle di Dubai, il Burj Al Arab.

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