Spilla Panthère di Cartier

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Cartier è probabilmente il brand di Alta Gioielleria più conosciuto al mondo, oggi come allora la maison francese trae ispirazione al mondo degli animali. Dopo quasi tre secoli i modelli si alternano in un successo dopo l’altro comunque con la stessa formula eppure capace di stupire per la vitalità e la creatività delle sue opere.

Cartier è rimasta fedele a se stessa e la natura è da sempre la sua fonte inesauribile per trarre ispirazione. Questo è quanto confermato alla recente  Biennale des Antiquaires di Parigi, dove tra ultime proposte dell’Alta Gioielleria Cartier ha riproposto al grande pubblico meravigliosi modelli creati tra l’800 e il 900 per le Case Reali d’Europa e i Marajà orientali.

In primis la spilla Panthère creata per la Duchessa di Windsor nel 1949. Vediamo nei dettagli questo mirabile opera d’arte d’Alta Gioielleria.

La spilla Panthère è costituita da una pantera in platino tempestata di brillanti e zaffiri blu. Occhi in diamanti jonquilles taglio marchise. La duchessa fu collezionista di straordinari gioielli e condivise con il consorte Edoardo VII d’Inghilterra, Duca di Windsor, la passione per la vita brillante e  avventurosa. La pantera, animale prediletto della Duchessa, è divenuto in seguito il tema di molte delle creazioni della maison Cartier. La spilla Panthère, venduta all’asta da Sotheby’s a Ginevra il 2 aprile 1987, è stata acquistata dalla collezione Cartier.

Ma tra i tanti gioielli presentati alla Biennale des Antiquaries di Parigi nel settembre scorso Cartier ha deliziato tutti con un bracciale e un anello dell’ultima collezione Panthère de Cartier, indossato da Monica Bellucci.

Tra le altre altre spille, uno dei gioielli presentati alla Biennale una spilla in platino con 4 zaffiri cabochon di 13,32 carati totali, brillanti e due occhi di Zaffiro. I volatili- fenicotteri, uccelli del Paradiso o pavoni hanno rappresentato per Cartier una fonte d’ispirazione ricorrente  e un tema riproposto sempre con grande mastria ed eccellenza.