Fabrizio Miccoli: Ho comprato io l’orecchino di Maradona

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Vi ricordate quando a settembre L’orecchino di Maradona fu confiscato dalle Fiamme Gialle durante un suo soggiorno a Merano?

Il 14 gennaio scorso quell’orecchino è finito all’asta ospitata l’hotel Four Points by Sheraton di Bolzano ed è stato battuto per la somma di 25 mila euro.

La base di partenza era di 5 500 euro.

Ad aggiudicarsi l’orecchino di brillanti del Pibe de Oro fu una misteriosa signora che però ha partecipato per conto di qualcunaltro.

E adesso il vero acquirente ha un nome. E che nome!
Fabrizio Miccoli ha rivelato di aver acquistato lui l’orecchino di Maradona.

Questo è quanto è emerso da un’intervista a fine partita contro la Lazio (3 a 1 per i rosanero)

A quanto pare Miccoli è intenzionato a restituire a Diego l’orecchino.
Un gesto simbolico da 25 mila euro che gli farebbe onore.

In precedenza infatti non aveva ne smentito ne confermato l’acquisto.

Queste le sue parole:

È una cosa privata. Il mio desiderio di non pubblicizzare troppo questa notizia è da rispettare. Non ho detto che l’ho acquistato quell’orecchino, non l’ho nemmeno smentito. Dietro la misteriosa donna dai capelli rossi c’ero io? Può darsi. Sono stati interpretati in un certo modo il mio silenzio e il mio sorriso rispetto ad una domanda che mi è stata fatta domenica dopo la partita contro la Lazio: se avessi voluto divulgare questo acquisto eclatante l’avrei fatto il giorno stesso della vendita all’asta. In ogni caso, se ho io l’orecchino, lo restituirò, anzi vorrei ridarglielo, certo che lo farei. Perché sarebbe come avvicinarmi più che mai al mio mito di sempre

Ora ci chiediamo: Il buon Romario del Salento terrà fede alla promessa?

Dalle parole di ammirazioni che spende per il grande Diego c’è da credergli:

Lo guardavo e lo riguardavo speravo un giorno di incontrarlo. È sempre stato il mio sogno, io sono cresciuto nel mito di Diego, ho sempre tratto ispirazione dal campione che è stato, l’ho portato sempre dentro di me. Non so cosa avrei fatto per parlare con lui. Mi sono fatto tatuare sulla pelle il volto di Che Guevara come ha fatto Maradona, ho chiamato mio figlio Diego in suo onore. Un giorno scriverò a riguardo un libro

Sarebbe un gesto oltre che generoso altrettanto simbolico per chi in Italia ama ancora Diego Armando Maradona.