In crisi il settore del super lusso: Gucci ne sta risentendo

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Il settore del super lusso è tornato sotto i riflettori durante la Haute Couture Week di Parigi, un evento che ha visto sfilare collezioni mozzafiato di marchi iconici come Chanel e Armani Privé. Grande attesa anche per la sfilata di Balenciaga, dove il direttore creativo Demna ha presentato la sua ultima collezione per la maison di Kering, gruppo a cui è legato dal 2015.

Gucci
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Anche Gucci paga la crisi per il settore del super lusso

Questo momento segna un passaggio importante per Demna, che in autunno assumerà la guida creativa di Gucci, marchio di punta del colosso francese, con il suo debutto previsto per settembre. Il cambio al vertice di Gucci rappresenta un crocevia fondamentale per Kering, che da settembre accoglierà anche Luca de Meo come nuovo amministratore delegato. Nonostante le aspettative elevate, il marchio sta attraversando un periodo di incertezza. UBS, che valuta Kering con un rating “neutral”, ha evidenziato come il gruppo pubblicherà i risultati del secondo trimestre il prossimo 29 luglio.

Le proiezioni sono meno rosee del previsto: si stima un calo del fatturato del 15% per Kering, superando il -13% indicato dal consenso di mercato. A pesare maggiormente è Gucci, per cui si prevede un calo del 27% del fatturato. Anche Bank of America conferma un quadro debole, stimando un -25% per Gucci e una diminuzione del margine di gruppo di 510 punti base nel semestre.

A Parigi, il titolo Kering ha chiuso l’ultima seduta con un ribasso dell’1,38%. Secondo gli analisti di UBS, il rallentamento del secondo trimestre è già stato ampiamente scontato dal mercato. Tuttavia, la prudenza resta alta per quanto riguarda le prospettive di crescita a medio termine. Gli esperti sottolineano che una “ripresa vera e stabile dei ricavi e degli utili non è attesa prima della seconda metà del 2026”.

Nonostante ciò, il settore del lusso rimane una piazza interessante per le operazioni di trading, suggerendo che, pur con un orizzonte di ripresa più lontano, non mancheranno opportunità di investimento a breve termine. Nell’analisi di UBS, i titoli preferiti del settore includono Richemont ed Hermès. Un’eccezione notevole è Burberry, che viene identificata come l’unica storia concreta di rilancio al momento.

Sia Burberry che Richemont hanno ricevuto una raccomandazione di “buy”, e UBS prevede che entrambi i marchi potrebbero sorprendere positivamente all’apertura della stagione delle trimestrali, che prenderà il via il 10 luglio con i risultati di Brunello Cucinelli. Questo panorama evidenzia un settore del lusso in fermento, tra cambi di leadership, risultati finanziari complessi e un’attesa per la ripresa, pur mantenendo un fascino indiscusso per gli investitori attenti alle dinamiche di mercato.