Pescara, all’asta le bandiere dei Giochi del Mediterraneo

Spread the love

giochi del mediterraneo

A Giochi del Mediterraneo conclusi l’amministrazione comunale di Pescara ha i serbo una proposta che mira a raccogliere fondi per le popolazioni terremotate aquilane, mettendo all’asta le coreografie dell’evento portivo, in particolare le bandiere della manifestazione.

Berardino Fiorilli, assessore al Turismo della giunta pescarese, si è fatto promotore dell’iniziativa ipotizzando ben presto un utile contributo dal ricavato dell’asta:

In qualche angolo della città ci sono ancora i segni di quell’evento straordinario che Pescara ha avuto l’onore di ospitare un mese e mezzo fa, ossia i Giochi del Mediterraneo.
Qualche esercizio commerciale ha voluto conservare i manifesti di cartone che riproducevano la mascotte, l’orsetto ‘A Uà’, tanti cittadini ci hanno invece chiesto nelle scorse settimane addirittura di poter acquistare le bandiere che sono rimaste in sospeso sui pali della città, bandiere che tuttavia non appartengono al Comune di Pescara. Come amministrazione municipale, però, abbiamo deciso di lanciare una proposta: organizzare un’asta benefica per vendere quegli stendardi che comunque andranno eliminati. Anziché rischiare che gli stessi, ormai superati, vengano gettati via, potremmo infatti decidere di metterli sul mercato battendo un’asta: fisseremo una cifra simbolica e tutti i cittadini che sono ancora interessati potranno acquistare un ultimo ricordo di quell’iniziativa.

Per ammainare gli stendardi però occorre il consenso del comitato organizzatore dei Giochi, come sottolinea lo stesso Fiorilli:

Nei prossimi giorni contatteremo il Comitato organizzatore dei Giochi che è ancora costituito per terminare la redazione dei verbali relativi all’iniziativa, e chiederemo l’autorizzazione alla rimozione delle stesse bandiere, quindi rivolgeremo un ultimo quesito all’onorevole Pescante, Commissario dei Giochi. La proposta dell’amministrazione comunale prevede la possibilità di destinare il ricavato dell’asta di beneficenza alla ricostruzione de L’Aquila, una decisione che, siamo sicuri, scatenerà una gara di solidarietà tra i tanti abruzzesi che in questi ultimi mesi si sono sentiti particolarmente vicini ai propri fratelli aquilani, così duramente colpiti e provati dal terremoto dello scorso 6 aprile.