Fiera di Vicenza: partnership con il Dubai World Trade Centre

Spread the love

Da sempre i rapporti di Fiera di Vicenza con gli Emirati Arabi e il Medio Oriente sono di collaborazione e propositivi. Il mondo arabo ama l’oro e le pietre preziose, apprezza la gioielleria italiana, il Made in Italy e il gusto europeo in tutti i segmenti dell’alta gamma. Sono sicuro che questo accordo apre nuove prospettive di collaborazione che daranno soddisfazioni a Fiera di Vicenza, all’Italia, all’Europa, a Dubai, al mondo arabo.

Con queste parole il Presidente della Fiera di Vicenza Roberto Ditri ha sottolineato l’importanza dell’accordo raggiunto con il DWTC – Dubai World Trade Centre, uno dei centri espositivi più importanti del Medio Oriente ed espressione di quella che ormai è considerato il fulcro degli affari e del lusso mondiale: Dubai.

E’ importante per tutto il settore italiano dell’orificeria mantenere contatti con il mondo arabo, da sempre stimatore delle eccellezze italiane e di tutto quello che “luccica”. E la tradizione valenzana ha davvero tanto da mostrare nei bagliori di gioelli che possono essere considerati alla stessa stregua di opere d’arte.

L’accordo in partnership si è concretizzato all’interno della prestigiosa cornice del World Jewellery Forum nella prima giornata del congresso organizzato dalla Confederazione internazionale dell’alta gioielleria – CIBJO. 

Il comune denominatore che ha unito il sodalizio tra la Fiera di Vicenza e il Dubai World Trade Centre è naturalmente il lusso che nell’oreficeria e nell’alta gioielleria trova la sua espressione massima e che per l’occasione ha riunirà altre 4500 eccellenze mondiali di 35 paesi diversi che attireranno dal 21 al 24 novembre 2012 a Dubai ben 43 mila buyers, in gran parte provenienti dal sud est asiatico.

Un vessillo importante per VicenzaOro che ha avuto il prezioso incarico di coordinare la presenza dei brand italiani e di tutta Europa per il prossimo Dubai International Jewellery Week, punto di rilancio del settore nell’economia mondiale alle soglie dell’inizio del nuovo anno. Ma le collagorazioni non si esauriscono qui. Sono già stati avviati i contatti per rafforzare e debuttare in mercati internazionali di primissimo livello, quali l’India (i gioielli sono insiti nella cultura indiana), Hong Kong (punto nevralgico degli affari mondiali), gli Stati Uniti (grande stimatore delle eccellenze italiane) e il Brasile (l’Italia è secondo fornitore per un giro d’affari di 1,94 milioni di dollari).