Strauss-Kahn: domiciliari di lusso

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Dominique Strauss-Kahn, l’ex numero 1 del Fondo monetario internazionale, arrestato nei giorni scorsi per l’accusa di violenza sessuale su una cameriera del Sofitel di Manhatan, è uscito momentaneamente di prigione grazie al pagamento di una cauzione da un milione di dollari.

Ha raggiunto ieri sera il lussuoso appartamento nella zona sud di Broadway, molto vicino a Ground Zero. Un limbo dorato dove non può uscire o sfuggire alla sorveglianza di un polizioto armato che vigila fuori dalla porta e delle telecamere che costantemente spiano i suoi passi.

Sono queste le condizioni che il giudice dello stato di New York ha imposto per concedere il rilascio momentaneo su cauzione dell’ex ministro delle finanze francese. Presto Strauss-Kahn risiederà stabilmente in un altro appartamento, situato sulla 65esima strada a Manhattan.

E a proposito di appartamenti di lusso che fanno da cornice a questa vicenda è giunta la notizia che il residence Bristol Plaza in Upper East Side di Manhattan, ha rifiutato di affittare uno dei lussuosi appartamenti a Strauss-Kahn.

Lo ha riferito France24. Notizia confermata dal  New York Post, che specifica che la moglie di Strauss-Kahn, Anne Sinclair, aveva già affittato un appartamento del residence nel quale il marito avrebbe dovuto risiedere per il periodo di arresti domiciliari e che il direttore del residence abbia in gran fretta disdetto la prenotazione. L’appartamento al Bristol Plaza sarebbe costato 14 mila dollari al mese per soggiorno, due camere da letto e due bagni.

Non è ancora chiaro il motivo per cui il Bristol Plaza abbia rifiutato di accogliere DSK. C’è chi dice che abbia voluto evitare la pubblicità negativa derivante da una vicenda torbida che ha già avuto come sfondo una lussuosa struttura alberghiera o come qualcuno suggerisce
ci sia stato un personaggio molto noto che attualmente sta risiedendo al Bristol Plaza che abbia fatto pressione per non far ospitare Domenique Strauss-Kahn.