Salone di Ginevra 2010: Ferrari 599 ibrida

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Per il debutto della prima Ferrari a propulsione ibrida, il cavallino rampante sceglie un inedito verde smerardo per la presentazione della Ferrari 599 al Salone di Ginevra.

E’ la prima volta che il motore V12 conta sull’ausilio di un motore elettrico che ridurrà del 35% il consumo in ciclo urbano.

A Ginevra non poteva mancare il Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezzemolo che proprio sul colore si sofferma a riflettere:

È verde per quanto riguarda le emissioni nocive, ma è rossa per le prestazioni, nasce per mostrare che la Ferrari è in grado di abbinare il rispetto per l’ambiente con il piacere della guida. La 599 è una granturismo dalle prestazioni eccezionali: nella versione ibrida riesce a migliorarsi ancora.

Il motore elettrico si basa sulla tecnologia derivata dall’ingegneria di Formula 1:
il sistema Hi-Kers permette il recupero di parte dell’energia cinetica scaricata in frenata.

Soluzioni tecniche hanno permesso di non compromettere l’assetto dovuto al sovraccarico del motore elettrico e le batterie al litio che sono stata alleggiate rispettivamente nel retrotreno e nel sottoscocca.

Come motore d’ausilio la sua è una duplice funzione:
attivarsi autonomamente a bassi regimi e dare ulteriore propulsione in fase di accellerazione.

L’opzione ibrida non è ancora in fase di ultimazione ma come sottolinea lo stesso Montezzemolo non è assolutamente un concept su cui bisogna ancora lavorare molto:

Anche se la 599 ibrida finora non ha ancora girato in pista o in strada, è molto più di un progetto. In un tempo che gli ingegneri della Ferrari indicano tra 3 e 5 anni entrerà in produzione. Soprattutto la tecnologia studiata per il 12 cilindri avrà una valenza industriale importante perché potrà essere applicata sugli altri modelli della Ferrari, ovvero le auto a otto cilindri, dimezzando le emissioni di CO2 rispetto ai modelli prodotti fino a qualche anno fa.

E fu così che anche la Ferrari trovò il suo cuore verde.