Ritirare la propria Porsche in fabbrica

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E’ il sogno di ogni automobilista: quello di ritirare la macchina nuova direttamente in fabbrica. Tappetini virginali in cui sono saliti solo collaudatori e tecnici, niente patos del trasporto, niente attese d’immatricolazione con la vettura ancora parcheggiata in concessionaria. Per Porsche non è solo un sogno ma una possibilità per i propri clienti.

Una possibilità allettante con qualche piccolo inconveniente: vi immaginate l’insonnia della notte precedente? E quella della notte successiva? (state pensando anche voi di dormire in garage?) Eppure una volta le cose funzionavano proprio così. Non c’erano in giro tanti showroom e concessionarie, per cui era il cliente che spesso si recava in fabbrica a ritirare la sua nuova auto.

Ritirare in fabbrica la propria Porsche vuol dire anche fare un viaggio verso uno dei posti più belli della Sassionia. Lipsia è a quasi 150 km da berlino e 200 da Praga, è la città della musica e del cabaret. Il nuovo stabilimento è moderno, in espansione (entro il 2018 diventerà un polo industriale immenso), e non si presenta come una mera catena di montaggio. Anzi, se pensate di andare a ritirare la vostra nuova Porsche con la semplicità di come si compra un giornale o si prende un caffè al bar allora vi perdeste un’esperienza unica, sicuramente indimenticabile.

E’ possibile infatti, in occasione del ritiro in fabbrica, poter visitare lo stabilimento e scoprire così come nasce una Porsche. E non è certo una cosa che capita tutti i giorni. Anche perchè le vetture vengono costruite quasi artigianalmente e dalle rifiniture fino alla calata del motore nella sua sede, l’impatto visivo ed emozionale è sicuramente un tuffo al cuore.

C’è in più la possibilità di visitare il Museo Porsche, visitato da oltre 200 mila persone l’anno. Ed è qui, in questo tempio avveniristico che è possibile scoprire tutta la storia di uno dei grandi marchi dell’automobilismo.