Re-born, i bambolotti per adulti

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Quando spesso abbiamo parlato di giocattoli per adulti ci siamo finora riferiti al senso lato del suo significato, anche se avvolte il valore semantico può essere preso così alla lettera:

Parliamo dei bebè clone, quei bambolotti riprodotti in maniera così fedele tanto da meritarsi l’appellativo di figli finti.

E’ una moda che è scoppiata on line e di cui ci arrivano notizie dalla Capitale, dove diversi negozi in centro iniziano a trattare questo nuovo articolo.

Li chiamano bebè re-born, letteralemente ri-nati.
Così li considerano i proprietari che si fingono loro genitori.

Le riproduzioni di queste bambole sono così fedeli da generare in molti casi una sorta di affetto surrogato dettato dalla mancanza di un figlio desiderato o perso nel corso della vita.

Per questo accade non di rado che a coppie che non possono avere figli vengano regalati questi re-bornes.

I giovani artisti che si occupano di confezionare queste opere, i c.d. reborners, usano come tecnica principale il modellamento e il re-styling di bambole di alto pregio, apportando quelle modifiche che fanno assumere alla nuova bambola un aspetto sorprendentemente reale.

Per la pelle vengono usati materiali ad alto standard qualitativo come la ceramit o il vinile pregiato.

In genere le bambole vengono smontate pezzo pezzo, cosparse di un velo di vinile e colorate con un lavaggio viola che gli conferirà una stabilità di colorazione negli anni.

Dopo di che viene la parte artistica:
i bambolotti vengono dipinti con colori a olio e speciali colori per il vetro per riprodurre l’umidità costante delle labbra.

Le ciocche vengono applicate una a una oppure grazie a parrucche in mohair o kanekalon.

L’impiego di materiali pregiati e la lavorazione particolarmente lunga e complessa fa oscillare il prezzo anche a cifre considerevoli come un migliaio d’euro.

Il risultato è quello che potete vedere nelle immagini della photogallery.