Barack Obana dona il premio Nobel a 10 organizzazioni benefiche

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obama nobel

Per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli.

Questa la motivazione fornita dalla Fondazione Nobel che nell’ottobre 2009 ha insignito il Presidente degli Stati Uniti d’America Barak Obama Nobel per la Pace.

Oggi giunge una notizia che rende onore al presidente afro-americano e chi era rimasto perplesso per un nobel arrivato troppo presto questa volta non potra che fargli plauso.

Barak Obama ha infatti deciso di donare il premio di 10 milioni di corone, ovvero 1 milione e 400 mila dollari a 10 organizzazioni benefiche:

250 mila dollari a Fisher House, organizzazione dei familiari dei reduci di guerra.

200 mila dollari in favore delle popolazioni di Haiti colpite dal terremoto.

8 quote intorno ai 100 mila dollari a diverse organizzazioni che sostengono economicamente lo studio di minoranze e fasce disagiate:
la United Negro College Fund, l’Hispanic Scholarship Fund, il College Summit, la Posse Fundation, l’American Indian College Fund, l’Appalachian Leadership Foundation.

e altre organizzazioni che operano all’estero come AfriCare (lotta all’Aids in Africa) e Central Asia Institute (l’organizzazione che aiuta le studentesse afghane e Pakistane).

Il Presidente degli Stati Uniti d’America e Premio nobel della Pace, Barack Obama ha dichiarato:

Queste organizzazioni stanno facendo un lavoro straordinario negli Stati Uniti e all’estero per aiutare studenti, veterani e tante altre persone bisognose sono orgoglioso di poter aiutare il loro lavoro.

Una divisione del premio tipica del buon padre di famiglia che ha pensato innanzitutto a dare un segnale di solidarietà ai reduci della guerra in Iraq e Afghanistan e a dare un segno di speranza ai giovani che per le loro difficoltà economiche e le condizioni sociali dettate dalla minoranza etnica non sempre riescono a far valere il proprio impegno.

Come un richiamo alle proprie origini, pensando alla prevenzione e alla ricerca che affligge l’Africa dall’Aids e il sostegno alle donne afghane che rappresentano la speranza verso la lotta all’integralismo islamico e che ancora oggi subiscono le più inaccettabili violenze e privazioni.