Ford: il rilancio della storica Lincoln

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Via | Damiano Menna

Il gruppo Ford Motor consolida le immatricolazioni negli Stati Uniti con un +12,6%, un risultato che oltre ad essere incoraggiante per il mercato dell’auto, vede affiancarsi il rilancio di uno storico marchio di auto di lusso come la Lincoln, in seno al gruppo Ford fin dal 1922.  La filiale del Gruppo Ford ha sede in Dearborn, Michigan e deve il suo nome al più importante Presidente degli Stati Uniti, Abramo Lincoln.

I Presidenti degli Stati Uniti hanno usato spesso i veicoli Lincoln: da Calvin Coolidge negli anni Venti, la prima volta di un 12 cilindri per la Casa Bianca a Roosevelt che ha ristrutturato una von Brunn Lincoln K Serie V12 berlina ribattezzandola Sunshine Special. Nel 1950 la Lincoln Cosmopolitan, il “Top Bubble” servì da auto presidenziali al presidente Truman, Eisenhower, Kennedy e Johnson.

Il Presidente JF Kennedy è stato colpito nella parte posteriore di una Cabriolet Continental. Questo veicolo è stato ricostruito negli anni successivi ad una berlina, è ora al Museo Henry Ford a Dearborn, dove può essere visto. Una Lincoln del 1969 appartenne a Nixon e una del 1972 furono utilizzati da Carter, Reagan e Bush. In Corea del Nord, alla morte del dittatore Kim Jong-il nel 2011 la bara è stata trasportata sul tetto di una Lincoln Continental del 1976).

 

Attualmente per la produzione delle limousine il modello di riferimento è la Car Town, ovviamente l’estensione al centro del telaio e del corpo sono estesi ulteriormente. Dal 2001 sostituisce la Lincolm MKT, forse il modello più rivoluzionario della casa, con la coda più tronca e la griglia dall’aspetto molto più moderno rispetto ai classici.

Dal 1927, Lincoln aveva un levriero come emblema, più tardi sostituito con il logo di un diamante. Al giorno d’oggi, la “griglia Waterfall” è considerata una caratteristica del marchio anche se non tutti sanno che quella odierna riprende gli elementi stilistici della calandra della Rolls-Royce degli anni Sessanta e Settanta