Asta d’arte a Hong Kong: venduto il ritratto di Mao di Warhol per 10 milioni di euro

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Il ritratto di Mao di  Andy Warhol è stato venduto ad un’asta ad Hong Kong per la strabiliante cifra di 10 milioni di euro. Si tratta di uno dei 22 ritratti, datato 1973, che il leggendario artista americano aveva realizzato su immagine del leader politico Mao, opere a lungo censurate dalle autorità di Pechino.

Adesso il quadrro battuto all’asta da Sotheby’s sarebbe nelle mani di un super miliardario cinese – ma la sua identità non è stata svelata – che lo ha acquistato ad un prezzo di vendita superiore ai 9,4 milioni di dollari per cui la stessa opera era stata venduta nel 2014 a Londra. Sotheby ha descritto l’evento come la prima vendita “significativa” di arte contemporanea occidentale a Hong Kong.

La serigrafia ha un formato 127 per 106 centimetri e risale al periodo in cui Warhol cominciò a utilizzare la celebre immagine di Mao tratta dal Libretto rosso dopo la storica visita di Richard Nixon a Pechino nel 1972. Dei 22 ritratti opera di Warhol, quattro sono esposti in musei in varie partri del mondo e i restanti 17 sono in mano a collezionisti privati.

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Eppure le immagini di Mao realizzate da Warhol hanno attirato polemiche in Cina anche perchè l’eredità di Mao come padre fondatore della Cina comunista lo rende inseparabile dalle immagini della propaganda ufficiale. Basta pensare che ancora oggi il suo enorme ritratto si affaccia sulla vasta piazza Tiananmen e appare sulle banconote cinesi.
La “Rivoluzione culturale” di Mao ha lasciato un retrogusto amaro in Cina eppure le raffigurazioni di lui rimangono rigorosamente controllate. Nel 2013 infatti, in occasione di una retrospettiva di Warhol svoltasi a Shanghai e Pechino, il ciclo su Mao fu censurato dalle autorità cinesi che lo hanno sempre considerato irriguardoso nei confronti del ricordo del leader comunista.